Il racconto narra di un fotografo di 60 anni affetto da oltre 12 anni da emicrania senza aura, presentatosi ai clinici dopo gli ultimi sei mesi di attacchi diventati quasi quotidiani. A nulla, negli anni, erano serviti farmaci, tentativi di eliminare dalla dieta cibi a potenziale effetto scatenante, dal cioccolato, ai formaggi, alla frutta secca, così come l’adozione di tecniche meditative anti-stress, fino allo yoga.
La persona descriveva il dolore come a comparsa improvvisa, intenso, pulsante, mediamente della durata di 72 ore, spesso accompagnato da intolleranza a luci e suoni e da nausea e vomito.
Gli è stato così suggerito di seguire una dieta cosiddetta Life (Low inflammatory foods everyday), a base vegetale. In particolare, il protocollo prevedeva 150 gr/die di verdure a foglia verde scuro, crude o cotte, e, delle stesse, un frullato quotidiano da 800-900 gr, con l’invito a limitare l'assunzione di cereali integrali, verdure amidacee, olii e proteine animali, in particolare latticini e carne rossa.
Dopo due mesi di dieta Life, gli attacchi di emicrania si sono ridotti a uno al mese, così come sono diminuite durata e gravità degli stessi. Gli esami del sangue hanno mostrato un aumento sostanziale dei livelli di beta-carotene, da 53 µg/dl a 92 µg/dl.
Non è più stato necessario ricorrere a farmaci e, in quei due mesi, quando la persona si concedeva qualche alimento a rischio, come uova, salmone o tè freddo, denunciava sì la comparsa di attacchi emicranici, ma di bassa intensità e breve durata.
Nel giro di tre mesi, gli attacchi sono completamente scomparsi e a oggi, dopo un follow-up di quasi otto anni, la situazione vede il paziente ancora totalmente libero da malattia.
Oltretutto, la persona aveva patologie concomitanti. Innanzitutto, era Hiv positiva, in cura con antiretrovirali, potenziali fattori scatenanti di emicrania. Inoltre, era allergica e, con la dieta Life, i suoi sintomi sono migliorati, riducendo anche le quantità di farmaci da assumere al bisogno. Infine, in cura per dislipidemia, ha potuto ridurre le dosi quotidiane di statina.
“L'unica variazione sostanziale che abbiamo potuto notare dagli esami ematici è stata il drastico aumento dei livelli di beta-carotene rispetto al basale”, commentano gli Autori. “Sappiamo che il beta-carotene è un precursore del retinolo con effetto antiossidante e proprietà antinfiammatorie, elementi sicuramente chiamati in causa nel controllo dell’emicrania. In questo caso, emergono forti evidenze della capacità di una dieta a base vegetale di far regredire, fino a scomparsa, le cause scatenanti gli attacchi. In letteratura esistono altre descrizioni di pazienti che hanno ottenuto benefici simili dopo tre mesi di dieta. Ora, però, bisogna assolutamente disegnare studi prospettici per confermare su grandi numeri queste evidenze”.
Nicola Miglino