I ricercatori hanno esaminato la letteratura pubblicata sull’impiego della vitamina A nell’acne dal 1934 al 2021, identificando nove studi pertinenti. Di questi, otto hanno mostrato un miglioramento dell’acne con dosi che variavano da 36 mila a 500 mila UI/die. Quasi la metà degli studi ha utilizzato 100 mila UI/die con successo.
La durata del trattamento variava da uno a sette mesi. Il tempo medio fino al miglioramento clinico, da 7 settimane a 4 mesi dopo l’inizio della terapia. Il tasso di recidiva era del 33%, paragonabile a quello riscontrato con isotretinoina. Negli studi clinici esaminati, sia per la vitamina A che per l'isotretinoina, gli effetti collaterali più frequenti sono stati cheilite (infiammazione delle labrra) e xerosi (pelle secca), in particolare con dosi pari a 500 mila UI/die.
Così concludono gli Autori: “La vitamina A è conveniente e facilmente accessibile in dosi da 5.000 a 25.000 UI per capsula a circa un decimo del costo dell’isotretinoina. Alle dosi 50.000-300.000 UI/die può essere un valido sostituto per la gestione dell’acne quando l’isotretinoina non è disponibile. Tuttavia, a causa della sua potenziale tossicità, è prudente un controllo medico rigoroso. Dal momento che è acquistabile senza prescrizione, non è possibile garantire un monitoraggio capillare e sarebbe opportuna una selezione accurata dei casi indicati con conseguente corretta informazione”. (n.m.)