La capacità di L. casei Shirota di sopravvivere al tratto gastrointestinale e colonizzare l’intestino

29 Novembre 2022

In collaborazione con Yakult Italia

Le difficili condizioni ambientali all’interno di stomaco e intestino tenue da sempre rappresentano la principale sfida per i probiotici nel tentativo di attraversare il tratto gastrointestinale e colonizzare l’intestino. Nonostante molte promesse, spesso ci si ritrova, come dimostrato da diversi studi su campioni fecali, con prodotti che falliscono il tentativo.

Su questo fronte, si segnala uno studio in doppio cieco, condotto su 20 volontari sani divisi a ricevere per 21 giorni, due volte al giorno, una bevanda a base di latte fermentato con L. casei Shirota (LcS) alla dose di 8,6 ± 0,1 Log10 LcS Cfu ml-1.

Campioni di feci sono stati prelevati prima, durante e dopo l’assunzione in entrambi i gruppi, andando poi a tipizzare i ceppi nelle feci attraverso una tecnica cosiddetta di ibridizzazione fluorescente in situ. Sette giorni dopo l’ingestione della bevanda fermentata, LcS è stato ritrovato nei campioni fecali prelevati dal gruppo di trattamento alla dose 7,1 ± 0,4 Log10 Cfu per grammo di feci, valori rimasti costanti fino al giorno 21. In sei casi, poi, valori di 5,0 ± 0,9 Log10 Cfu per grammo di feci sono rimasti sino al giorno 28. Infine, il numero di lactobacilli fecali è aumentato nelle feci del gruppo trattato rispetto all’inizio.

“I risultati indicano come il consumo quotidiano di una bevanda a base di latte fermentato con L. casei Shirota garantisce la sopravvivenza del probiotico lungo il tratto gastrointestinale, fino a una settimana dopo la fine del trattamento, modulando anche la composizione intestinale di altri ceppi di lactobacilli”, concludono gli Autori.

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