Si tratta di un’analisi divisa in due fasi. Nella prima sono stati reclutati 15 partecipanti. Per 4 settimane hanno consumato dalle 6 alle 10 fette giornaliere di pane a basso contenuto di fibre. Poi, per altre 4 settimane, dalle 6 alle 10 fette di pane di segale o di frumento ma arricchito di fibre di segale. Prelievi di sangue sono stati effettuati alla fine di ogni periodo di 4 settimane, evidenziando livelli più bassi di serotonina dopo il consumo di pane integrale.
Poiché la serotonina periferica è prodotta principalmente nell'intestino, l’ipotesi di una sua biosintesi alterata collegata all'aumento dell'apporto di fibre di cereali è stata testata misurandone il livello intestinale in topi nutriti per 9 settimane con una dieta ad alto contenuto di grassi arricchita con diverse fonti di fibre (farina di crusca di segale, frumento o farina di cellulosa).
Risultato: i topi nutriti con crusca di segale o di frumento presentavano livelli di serotonina nel colon significativamente più bassi rispetto agli altri.
La serotonina è meglio conosciuta come neurotrasmettitore nel cervello. Tuttavia, ve ne è una quota prodotta dall'intestino utile a varie funzioni periferiche tra cui, per esempio, la peristalsi. L'aumento della serotonina nel sangue è stato, inoltre, associato anche a livelli elevati di glicemia.
"Sappiamo che il frumento integrale è associato a una riduzione del rischio di diabete”, sottolinea Kati Hanhineva, ricercatrice dell'Università della Finlandia orientale, tra gli autori dello studio. “Sulla base di questi nuovi risultati, l'effetto potrebbe almeno in parte essere dovuto proprio a una diminuzione dei livelli di serotonina".
I ricercatori si sono detti anche interessati all'associazione tra livelli di serotonina e cancro del colon-retto. "Alcuni studi recenti hanno rilevato che i pazienti oncologici presentano livelli di serotonina plasmatici più elevati rispetto ai controlli sani", aggiunge Pekka Keski-Rahkonen di Iarc.
Nello studio, il consumo di pane integrale di segale era anche associato a concentrazioni plasmatiche più basse di taurina, glicerofosfocolina e due glicerofosfolipidi endogeni. Inoltre, i ricercatori hanno identificato 15 sostanze fitochimiche a base di segale i cui livelli nel sangue aumentavano con il consumo di fibre di segale.