Cistite, gli urologi: cresce l’impiego di sostanze naturali da abbinare a dieta corretta

28 Maggio 2019

La metà delle donne italiane ammette di averne sofferto almeno una volta nella vita. Tuttavia, il 31% ignora che si possa prevenirla mentre solo il 61% è consapevole che vi siano cure efficaci in grado di contrastarla.

Parliamo della cistite, così come emerge da un sondaggio, realizzato on line su oltre 2 mila donne nei giorni scorsi, promosso dall’Associazione Italiana di urologia ginecologica e del pavimento pelvico (Aiug) i cui risultati sono stati presentati al 28° congresso nazionale della Società Scientifica, tenutosi a Lecce. Per aumentare il livello di consapevolezza su un disturbo ampliamente sottovalutato, l’Aiug avvierà nelle prossime settimane una campagna d’informazione sui social media in cui gli uro-ginecologi insegneranno alle donne, d’ogni fascia d’età, quali precauzioni prendere per prevenire il disturbo e i rimedi da adottare per evitare complicanze.

“Oggi abbiamo a disposizione diverse opzioni di trattamento” sottolinea Mauro Cervigni, segretario scientifico dell’Aiug. “La terapia antibiotica risulta essere quella più prescritta dal personale medico soprattutto per la fase acuta della patologia, non priva però di effetti collaterali. Tra questi va segnalato l’antibiotico resistenza che sta diventando una vera e propria emergenza sanitaria a livello mondiale. In forte ascesa risultano gli integratori alimentari contenenti il mannosio quali D-mannosio, kistionx cistiless e altri. L’ultimo a disposizione si chiama Urixana, ad alto contenuto di D-mannosio estratto secco di salice e lattobacilli. Queste sostanze naturali hanno dimostrato di poter svolgere una forte attività anti-infettiva e inibire i batteri che sono alla base dell’insorgenza della patologia”.

L’estate è il periodo in cui si registra il maggior incremento dell’incidenza della malattia. “L’umidità e il caldo, tipici di questa stagione, aumentano la proliferazione di microrganismi patogeni”, prosegue Cervigni “Inoltre è più facile la disidratazione che rappresenta un ulteriore fattore di rischio così come l’alimentazione. Solo il 13% delle italiane è però consapevole che una dieta sana, equilibrata e ricca di frutta e verdura, può contrastare le infezioni. Daremo quindi consigli anche su cosa e quanto mangiare e bere quando ci troviamo in spiaggia o in piscina”.

 

 

 

 

 

 

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