Uno studio di coorte del 2020 nel Regno Unito (Anglo-danish-dutch study of intensive treatment in people with screen-detected diabetes in primary care) ha incluso 867 partecipanti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi, dimostrando come dopo un follow-up di 5 anni, si è verificata una remissione complessiva nel 30% dei casi.
La perdita di più del 10% del peso corporeo al basale nel primo anno dopo la diagnosi era associata a una probabilità di remissione superiore del 70% a 5 anni.
Ogni kg di perdita di peso era associato a una probabilità di remissione maggiore del 7% a 5 anni, indipendentemente da regimi dietetici specifici o interventi sullo stile di vita.
Nel 2021 il trial Direct (Diabetes remission clinical tTrial) ha messo in luce come uno stato non diabetico può essere ripristinato per due anni per il 70-80% delle persone con diabete di tipo 2 mediante interventi che mantengono una perdita di peso superiore a 10 kg, peso che sostiene la perdita di grasso ectopico, invertendo la fisiopatologia e normalizzando la morfologia del pancreas.
La consapevolezza dei benefici della perdita di peso è quindi alta, ma l'evidenza attuale sui diversi approcci dietetici è più limitata.
Le attuali linee guida affermano che varie strategie dietetiche possono essere efficaci, ma non forniscono indicazioni sulla composizione della dieta. Dai risultati raccolti in una recente metanalisi pubblicata su Diabetologia si vede che la maggiore perdita di peso si ottiene con diete a bassissimo contenuto energetico (400–500 kcal/die) protratte per 8–12 settimane. Risultati simili, ma inferiori in termini di perdita di peso, si ottengono impostando diete con pasti sostitutivi formulati in maniera specifica per 12-52 settimane.
Le diete a bassissimo contenuto di carboidrati (21–70 g di carboidrati al giorno) non hanno mostrato una perdita di peso maggiore rispetto a quelle a più alto contenuto per periodi di 3–36 mesi (differenza di peso medio -0,7 kg).
Le diete a basso contenuto di carboidrati non hanno dato prova di essere migliori per la perdita di peso rispetto alle diete ad alto contenuto di carboidrati/basso contenuto di grassi.
Le diete iperproteiche, le diete mediterranee, quelle ad alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi, vegetariane e a basso indice glicemico hanno tutte ottenuto una differenza minima (0,3-2 kg) o nessuna differenza rispetto alle diete di controllo.
L'evidenza, sebbene di "qualità" variabile, è piuttosto consistente nel definire che non esiste oggi un tipo di dieta superiore ad altri per la gestione del peso nel diabete di tipo 2.
Poiché non è solo la quantità di peso persa, ma anche il mantenimento del peso raggiunto a essere un fattore chiave alcune metanalisi hanno valutato l'aderenza alla dieta fino a un anno, dimostrando che era più scarsa quando le diete erano a basso contenuto di carboidrati (<50 g/die di carboidrati) rispetto a diete con un quantitativo maggiore (<130 g/die).
Silvia Ambrogio
Bibliografia
- Diets for weight management in adults with type 2 diabetes: an umbrella review of published meta-analyses and systematic review of trials of diets for diabetes remission. Diabetologia. 2022 Jan;65(1):14-36.
- Predictors of type 2 diabetes remission in the diabetes remission clinical trial (Direct). Diabet Med. 2021;38(8):e14395.
- Primary care experience and remission of type 2 diabetes: a population-based prospective cohort study. Fam Pract. 2021;38(2):141–146.
- Behaviour change, weight loss and remission of type 2 diabetes: a community-based prospective cohort study. Diabet Med. 2020;37(4):681–688.