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Dieta e nutrienti chiave in caso di tiroidite

01 Marzo 2023

Per la maggior parte dei pazienti affetti da tiroidite di Hashimoto, la terapia ormonale sostitutiva con levotiroxina è indispensabile, ma le evidenze scientifiche sul ruolo giocato dalla nutrizione forniscono al clinico strumenti per aiutare i singoli pazienti a ridurre i sintomi, rallentare il decorso della malattia ed evitare ulteriori farmaci.

Oggi si considera questa patologia autoimmune come il risultato di una combinazione di stile di vita, fattori genetici, ambientali (esposizione a metalli pesanti e a interferenti endocrini) e nutrizionali: eccesso o carenza di iodio, carenza di selenio, consumo di alcol e assunzione di vitamina D.

Nel 2021, uno studio ha arruolato 200 volontari, a 81 dei quali era stata diagnosticata Hashimoto. A tutti è stato somministrato un questionario Predimed per accertare l'adesione alla dieta mediterranea. I pazienti con Hashimoto hanno mostrato un consumo maggiore di alimenti di origine animale in contrasto con i controlli, più inclini al consumo di alimenti vegetali, inclusi legumi e frutta e verdura fresca. Gli autori hanno anche riscontrato un consumo statisticamente inferiore di noci nei pazienti con autoimmunità tiroidea rispetto ai controlli. In questo studio, i pazienti con autoimmunità hanno mostrato un elevato apporto di proteine ​​animali, grassi saturi e zuccheri raffinati: il prototipo della cosiddetta dieta di tipo occidentale, in contrasto con quella mediterranea.

La carne lavorata, come pancetta, salsicce e salame, che contengono per lo più grassi, poche proteine ​​e pochissimi carboidrati, rappresenta un gruppo alimentare molto consumato nei pazienti con Hashimoto in tutti gli studi considerati. Inoltre, la carne lavorata potrebbe contenere nitrati e nitriti e una recente revisione ha mostrato che un'elevata esposizione a queste sostanze può portare a cambiamenti istologici nel tessuto tiroideo e a una diminuzione dei livelli plasmatici degli ormoni tiroidei, legando il cotrasportatore ioduro di sodio e inibendo, così, l'assorbimento di iodio.

Un recente studio condotto tra persone con fattori genetici, ambientali e di stile di vita simili e uno stato di iodio comparabile, ma livelli di selenio diversi, ha mostrato che la prevalenza della disfunzione tiroidea è inferiore nella popolazione con adeguato apporto di selenio.

La terapia dietetica per la tiroidite di Hashimoto si concentra sulla nutrizione ottimale e sulla modulazione del sistema immunitario attraverso nutrienti specifici. Poiché i deficit nutrizionali sono comuni in questi pazienti, vale la pena valutare eventuale carenza di selenio, potassio, iodio, rame, magnesio, zinco, ferro e vitamina A, C, D e B.

Un recente studio ha mostrato una diminuzione dei livelli di anticorpi anti-tiroide nei pazienti trattati con vitamina C. Inoltre, gli autori dello studio hanno trovato una significativa associazione positiva tra consumo di olio vegetale e livelli di triiodotironina nei pazienti con Hashimoto e un'associazione negativa tra consumo di olio d'oliva e pressione sistolica nel sottogruppo di pazienti con Hashimoto in terapia con levotiroxina.

Una metanalisi di 16 studi ha mostrato gli effetti protettivi dell'integrazione di selenio nell'abbassare i livelli sierici di anticorpi anti-tireoperossidasi dopo tre mesi e i titoli di anticorpi anti-tireoglobulina dopo dodici mesi. Nonostante la mancanza di studi randomizzati che confrontino la relazione tra l'integrazione di selenio e l’Hashimoto, è ragionevole un effetto benefico del selenio sulle malattie autoimmuni della tiroide.

Per quanto riguarda l’integrazione con Vitamina D, una revisione sistematica e una metanalisi del 2021 che includevano otto studi, mostrano che l'integrazione per almeno tre mesi riduce i titoli di autoanticorpi in questi pazienti, sebbene il trattamento con durata inferiore ai tre mesi sia risultato inefficace. Un'altra recente revisione sistematica e metanalisi che includeva sei studi randomizzati controllati con 330 pazienti con Hashimoto ha anche mostrato che, dopo sei mesi di integrazione di vitamina D, i livelli di TPOAb e TgAb sono diminuiti significativamente rispetto al gruppo di controllo. Questa analisi ha confermato un effetto positivo della supplementazione di vitamina D.

Alcuni studi suggeriscono che l'assunzione di selenio può aumentare gli effetti della vitamina D. Uno studio comparativo che ha coinvolto 47 donne eutiroidee con Hashimoto che hanno integrato 4.000 UI di vitamina D al giorno e 23 di loro che hanno assunto anche selenometionina (200 μg al giorno), ha mostrato che i livelli di vitamina D sono aumentati in entrambi i gruppi e hanno ridotto i titoli TPOAb e TgAb. Inoltre, l'effetto sui titoli anticorpali era più pronunciato nel gruppo trattato con selenometionina.

Non esiste ancora una dieta specifica raccomandata per tutti i pazienti con Hashimoto, ma è stato suggerito un effetto protettivo di una dieta antinfiammatoria ricca di vitamine e minerali e povera di alimenti di origine animale. Uno studio del 2017, con 1.887 partecipanti, tra cui 462 persone con livelli elevati di TPOAb e/o TgAb, ha analizzato la relazione tra fattori dietetici e il livello di anticorpi tiroidei. Si è visto che un elevato consumo di grassi animali e burro si associava a TPOAb e/o TgAb positivi, mentre il consumo frequente di diversi tipi di verdure, frutta secca, legumi, noci e muesli era associato negativamente a TPOAb e/o TgAb. Questo studio suggerisce che la dieta antinfiammatoria, basata su prodotti ricchi di polifenoli e fitosteroli, è associata a livelli negativi di TPOAb e/o TgAb.

Una recente revisione del 2017 ha valutato il ruolo di iodio, selenio, vitamina D e glutine sulla gestione dei pazienti con Hashimoto, concludendo che il ruolo di una dieta priva di glutine può essere di beneficio per i pazienti indipendentemente da una comorbidità con diagnosi di celiachia. Nonostante il potenziale beneficio di questa eliminazione dietetica non ci sono però ancora prove sufficienti per supportare una dieta priva di glutine per tutti i pazienti con questa patologia.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Mediterranean Diet and Thyroid: An Interesting Alliance Nutrients. 2022 Oct 4;14(19):4130. doi: 10.3390/nu14194130.
  • Influence of Dietary Habits on Oxidative Stress Markers in Hashimoto’s Thyroiditis. Thyroid 2021, 31, 96–105.
  • Dietary Factors Associated with Plasma Thyroid Peroxidase and Thyroglobulin Antibodies. Nutrients 2017, 9, 1186.
  • Nutritional Management of Thyroiditis of Hashimoto. Int J Mol Sci. 2022 May 5;23(9):5144.
  • Metabolic Characteristics of Hashimoto's Thyroiditis Patients and the Role of Microelements and Diet in the Disease Management-An Overview. Int J Mol Sci. 2022 Jun 13;23(12):6580.

 

 

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