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Maltodestrine, effetti metabolici e sul microbiota intestinale

15 Maggio 2023

Le maltodestrine, una polvere bianca, insapore e idrosolubile, sono sempre più apprezzate dalle industrie alimentari come riempitivo e texturizzante, ma sono presenti anche in molti integratori. Oltre a essere un additivo alimentare, sono comunemente usate come placebo/controllo orale negli studi di intervento nell'uomo. Si parla di maltodestrine perché ne esistono di due tipi: la maltodestrina digeribile, o Mdx, e quella resistente alla digestione, o Rmd.

La prima è una fibra solubile non viscosa che viene creata tramite un'ulteriore conversione dei legami alfa-1,4-glucosio in 1,2-,1,3- e 1,4-alfa casuali o - legami beta, che resistono al processo di digestione. La seconda è oggi considerata un prebiotico, fermentato dalla flora batterica intestinale.

Come additivo alimentare a basso contenuto di zuccheri, Mdx è un nutriente molto utilizzato dagli Escherichia coli che lo metabolizzano attraverso il sistema del maltosio ed è in grado, comunque, di avere effetti sulla fisiologia umana e sul microbiota intestinale.

Una recente revisione sistematica di studi clinici randomizzati controllati con placebo, in cui Mdx è stato utilizzato come placebo consumato per via orale, ha messo in luce proprio gli effetti fisiologici indotti da Mdx, insieme a quelli sul metabolita microbico o sul microbiota. Le alterazioni indotte da Mdx sul microbiota intestinale includevano cambiamenti nei phyla Firmicutes e/o Bacteroidetes e nelle specie Lactobacillus e/o Bifidobacterium. 

L’azione su vari marcatori immunologici, infiammatori e sulla funzione/permeabilità intestinale sono stati documentati nel 25,6% degli studi esaminati e vi era una notevole variabilità nella direzione degli effetti (diminuzione/aumento), dose di Mdx, forma (polvere/pillola), durata e malattia/tipo di popolazioni studiate. 

Complessivamente, l’Mdx consumato per via orale spesso (63,9% dei 70 Rct esaminati) induce effetti sulla fisiologia umana/microbiota intestinale, mettendo in dubbio la validità dell'Mdx come controllo placebo negli studi clinici sull'uomo.

La maltodestrina resistente è sempre più considerata una fibra funzionale perché sta dimostrando di indurre cambiamenti nei batteri intestinali potenzialmente benefici. L'integrazione di 25g di Rmd/die aumenta l'assunzione di fibre alimentari, il peso umido delle feci e la conta dei bifidobatteri fecali negli adulti.

Un recente studio crossover randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco, ha visto l’assunzione per 3 settimane di quantità crescenti di maltodestrina (0g, 15, 25g) dopo due settimane senza integrazione, periodo considerato basale, valutando l’impatto del cambiamento sulla flora batterica. L'integrazione di Rmd in individui sani aumenta il Fusicatenibacter saccharivorans. Anche seinmisura minore, l’integrazione al livello di assunzione più elevato può anche aumentare Akkermansia muciniphila e Faecalibacterium prausnitzii in individui con bassi livelli basali di queste due specie. I potenziali benefici associati a questi cambiamenti del microbiota devono però ancora essere stabiliti in studi con endpoint quantificabili relativi alla salute.

Attualmente, diversi amidi sono stati utilizzati per produrre maltodestrine resistenti, come l'amido di mais, frumento, patate e tapioca e, conservando la caratteristica di essere incolore e insapore, hanno dimostrato di aumentare la glicemia più lentamente della maltodestrina digeribile. Gli studi hanno riportato che l'incorporazione di amido resistente in cibi e bevande ha migliorato risposta glicemica e sensibilità all'insulina, favorendo riduzione dei trigliceridi, controllo del peso e regolazione dell'appetito.

In uno studio, 50 g di maltodestrina resistente, prodotta dalla tapioca, hanno ridotto significativamente il picco della glicemia postprandiale tra individui sani rispetto a 50 g di maltodestrina di tapioca digeribile e 50 g di glucosio, rispettivamente del 18 e del 23%.

ll consumo di 34 g di maltodestrina resistente da grano al giorno, per 12 settimane ha giovato al controllo glicemico migliorando la glicemia, l'insulina e l'Homa-Ir negli uomini in sovrappeso. Cinque g di maltodestrina resistente dalle patate erano in grado di abbassare il glucosio plasmatico postprandiale in 10 maschi sani; al contrario, 16 g di maltodestrina di amido di mais non hanno ridotto significativamente la glicemia postprandiale in 30 adulti sani.

Uno studio molto recente, che si è concentrato sulla maltodestrina resistente da tapioca, ha valutato le risposte metaboliche acute e a lungo termine. Questo studio comprendeva due fasi: nella fase 1, è stato condotto uno studio di controllo incrociato randomizzato per valutare tre formulazioni: originale (maltodestrina digeribile), Trm 15 (15% sostituzione con maltodestrina resistente) e Trm 30 (30% sostituzione con maltodestrina resistente), mentre nella fase 2 si è valutata la sola integrazione di Trm30 per 12 settimane, dimostrando la riduzione dell'HbA1C nei partecipanti, senza alcun effetto significativo sulla glicemia a digiuno, sull'insulina, sul profilo lipidico e sulla composizione corporea. La fibra è stata ben tollerata in entrambi gli studi.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

 

 

 

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