Esposoma e xenobiotici: così interagiscono con il microbiota

14 Ottobre 2024

Pubblicato in Videointerviste

Silvia Turroni
Università di Bologna

Intervento dall’International Yakult Symposium 2024, Amsterdam, 10-11 Ottobre

L’esposoma è riconosciuto come uno dei principali fattori di variazione del microbiota associato all’ospite. In particolare, dieta, stile di vita, geografia, l’esposizione ambientale e i farmaci sono tra i fattori che contribuiscono maggiormente a modellare la salute del microbiota umano nel corso della vita. Con specifico riferimento agli xenobiotici (ad es. inquinanti, additivi alimentari e farmaci), è ormai accertata l'esistenza di un rapporto bidirezionale con i microbi intestinali, con i primi capaci di promuovere o, viceversa, inibire la crescita di alcuni taxa, influenzandone le caratteristiche (inclusa la virulenza), con effetti a cascata sul rapporto mutualistico con l'ospite, e i secondi capaci di attivare, inattivare, bioaccumulare xenobiotici o interferire in qualche modo con la loro tossicità.

In questo scenario si inseriscono anche le recenti evidenze del progetto europeo H2020 CIRCLES sottolinea il ruolo del microbioma umano come principale via di diffusione dei geni di resistenza agli antibiotici nei sistemi alimentari, costituendo una grave minaccia per la salute pubblica. Inutile dire che ogni valutazione del rischio per la salute umana e lo sviluppo di strategie preventive/terapeutiche dovrebbero includere gli ecosistemi microbici come componenti essenziali. Queste valutazioni dovrebbero essere effettuate nella prospettiva One Health, ovvero affrontando la salute umana, animale, vegetale e ambientale attraverso la collaborazione transdisciplinare per un approccio veramente integrato e univoco.

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