Ca mammario, la giusta dieta in prevenzione e cura

22 Giugno 2022

Negli ultimi anni la ricerca ha identificato specifici alimenti e nutrienti in grado di avere effetti protettivi sia nella fase di prevenzione sia durante il trattamento farmacologico in caso di Ca mammario. Ne abbiamo parlato, in occasione del Congresso Sifiog (Società italiana fitoterapia e integratori ostetricia e ginecologia) svoltosi di recente a Roma, con Franca Delle Fratte, specialista in ginecologia, ostetricia e psichiatria presso l’ospedale Sant'Eugenio e coordinatore clinico del percorso senologico all’ospedale Sandro Pertini della città capitolina. 

D.ssa Delle Fratte, quali sono, innanzitutto, i principali fattori di rischio per questo tipo di tumore?

Il carcinoma della mammella è, in Italia, tra i tumori più diagnosticati nelle donne. I principali fattori di rischio, oltre a una predisposizione genetica, un menarca precoce, una menopausa tardiva, infertilità e non avere allattato al seno, possono essere legati a una non corretta dieta alimentare. Nel 2020, sono state stimate circa 55 mila nuove diagnosi e la sopravvivenza a cinque anni dalla scoperta della malattia è oggi oltre al 91%. 

Quale ruolo gioca la dieta?

Numerosi studi evidenziano come la dieta influenzi lo sviluppo e il trattamento di questa patologia. Si raccomanda, infatti, di seguire uno stile alimentare salutare, basato su un elevato consumo di alimenti vegetali, cereali integrali, carni bianche e pesce. Alcuni alimenti e nutrienti, quali zuccheri semplici, grassi saturi, carni rosse e lavorate, sono considerati fattori negativi, in quanto tendono a far aumentare i livelli circolanti di estrogeni, dell’Igf-1 o Insulin-like growth factor-1 e citochine pro-infiammatorie. Le fibre, alcune vitamine, acidi grassi Omega-3, frutta e verdure svolgono un ruolo protettivo nel ridurre lo stress ossidativo e abbassare lo stato di infiammazione. Frutta e verdura hanno un apporto calorico basso e, quando consumate in buona quantità, ovvero almeno 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura e con varietà, alternando quindi il tipo di vegetale consumato, rispettando sempre la stagionalità, rappresentano un’importante fonte di vitamine, sali minerali e altri fitocomposti benefici. I legumi sono una buona fonte proteica e i cereali integrali contribuiscono all’apporto di fibra nella dieta, che regola in senso positivo la flora batterica intestinale. La frutta secca e i semi oleosi sono veri e propri concentrati di micronutrienti e grassi salutari, mentre le erbe aromatiche e le spezie sono utili per arricchire la dieta di sapori naturali. Consumando alimenti di origine vegetale è possibile ridurre il rischio di cancro ma anche sovrappeso e obesità, strettamente correlati con la salute.

Quali consigli, invece, in corso di trattamento?

Le donne sottoposte a trattamenti con farmaci citotossici hanno il 65% di rischio in più di prendere peso, con aumento della massa grassa e perdita di massa muscolare, la cosiddetta obesità sarcopenica. Gli interventi nutrizionali durante le terapie dovrebbero seguire uno schema alimentare a basso indice glicemico, ipocalorico, ipolipidico e ricco di vegetali non amidacei, fibre per circa 30 gr al giorno, semi, olio extra vergine d’oliva, olio di semi di lino, frutta fresca, proteine derivanti per lo più da fonte vegetale, in particolare legumi, pesce ricco di Omega-3, acqua con contenuto di calcio pari a 300 mg/litro. Consigliabili un ridotto/assente consumo di alcool, ed eventuale integrazione di vitamina C, vitamina E, vitamina D, acidi grassi Omega-3.

Nicola Miglino

 

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