Lo sviluppo di metastasi al fegato a seguito di un carcinoma colo-rettale potrebbe avere un colpevole all’interno del microbiota intestinale. Si tratta di Escherichia coli C17, un ceppo particolare diverso dal classico commensale e che, pur presente normalmente nella flora batterica intestinale, si ritrova con maggiore abbondanza nei soggetti colpiti da tumore. L’indicazione giunge da uno studio condotto in collaborazione tra l’Unità operativa di chirurgia del colon-retto di Humanitas e l’Istituto europeo di oncologia di Milano, finanziato da Airc, i cui risultati sono stati da poco pubblicati su Cancer Cell.

Un cibo di scadente qualità facilita la selezione di una popolazione microbica intestinale in grado di promuovere uno stato infiammatorio nell’organismo. La conferma giunge da uno studio osservazionale condotto da un gruppo di ricercatori olandesi e pubblicato nei giorni scorsi su Gut, rivista del gruppo Bmj.

In collaborazione con Yakult Italia

Si conferma la capacità di L. casei Shirota (LcS) di colonizzare l’intestino, una proprietà chiave per poter produrre gli effetti benefici conseguenti all’ingestione di probiotici. Questo quanto emerge da uno studio pubblicato di recente su Gut Microbes.

A determinare il rischio cancro colo-rettale è un insieme di elementi tra loro strettamente concatenati: dieta, microbiota, vitamina D e infiammazione. L’alterazione di tale equilibrio aggrava pesantemente il pericolo della malattia. A sottolinearlo, una ricerca coordinata dall’Istituto europeo di oncologica di Milano e pubblicata su Nutrients.

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