La valutazione è stata condotta prendendo in considerazione diverse migliaia di studi emersi dopo la precedente valutazione dell'Efsa risalente al 2016, compresi nuove evidenze scientifiche e dati sulle nanoparticelle.
Così Matthew Wright, presidente del gruppo di lavoro Efsa sull’E171: "Anche se le evidenze di effetti tossici in genere non sono state conclusive, sulla scorta di nuovi dati e metodi ancora più solidi non abbiamo potuto escludere timori di genotossicità e, di conseguenza, non abbiamo potuto stabilire un livello di sicurezza per l'assunzione quotidiana di questo additivo alimentare".
Altroconsumo, insieme alle associazioni europee partner del Beuc, ha immediatamente inviato richiesta alla Commissione europea di introdurre con urgenza una legge che vieti l’additivo in tutta l’Ue.