All’epoca si stabilì una Dgt temporanea di 4 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Nella sua nuova bozza di valutazione, pubblicata di recente, il gruppo di esperti dell'Efsa sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi e i coadiuvanti tecnologici (Cep) ha stabilito una Dgt di 0,04 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno.
Tale valore è il risultato della valutazione di studi apparsi nella letteratura dal 2013 al 2018, in particolare quelli che evidenziano effetti avversi del Bpa sul sistema immunitario: in studi su animali, infatti, si è osservato un aumento del numero di cellule "T-helper", un tipo di globuli bianchi che svolge un ruolo fondamentale nei meccanismi immunitari cellulari e che, se aumenta, può portare allo sviluppo di infiammazioni polmonari allergiche.
Così Claude Lambré, presidente del gruppo Cep: "Questa bozza aggiornata è il risultato di un’accurata valutazione durata diversi anni. Abbiamo applicato un approccio sistematico per selezionare e valutare le evidenze disponibili. I nuovi studi scientifici apparsi nella letteratura ci hanno aiutato ad affrontare importanti elementi di incertezze circa la tossicità del Bpa”.
Tutte le parti interessate sono invitate a presentare osservazioni sulla bozza di parere tramite l’apposita pagina della consultazione pubblica entro l’8 febbraio 2022.
Efsa ricorda come il bisfenolo sia una sostanza chimica usata per fabbricare policarbonato, che può venire usato in alcuni materiali a contatto con gli alimenti come distributori d’acqua o articoli per la produzione di alimenti. Il Bpa viene utilizzato anche per produrre resine epossidiche destinate alla fabbricazione di pellicole e rivestimenti di lattine e barattoli per bibite e alimenti. Piccole quantità di Bpa possono migrare dai materiali a contatto con gli alimenti in cibi e bevande.