Pediatri Sigenp: farine di insetti nei più piccoli, necessari altri studi

06 Dicembre 2023

Sono necessarie ulteriori ricerche prima di pronunciarsi su un possibile uso delle farine di insetti nella dieta dei bambini: ci sono prove insufficienti sui benefici nutrizionali e sulle possibili allergie alimentari. Così, un gruppo di ricercatori, guidato da Lorenzo Norsa, responsabile dell’area Nutrizione della Sigenp (Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica), in un articolo che sta per essere pubblicato sull’Italian journal of pediatrics.

Come noto, tra febbraio 2022 e febbraio 2023 la Commissione europea ha autorizzato l’immissione nel mercato europeo di Novel food a base di Acheta domesticus (grillo domestico) congelato, essiccato e in polvere, Locusta migratoria congelata, essiccata e in polvere, Tenebrio molitor (tarma della farina) congelata, essiccata e in polvere e polvere parzialmente sgrassata sempre di Acheta domesticus (grillo domestico) e di Alphitobius diaperinus, un’altra larva.

La decisione era stata presa sulla base dei lavori condotti e pubblicati dal Panel on nutrition, novel foods and food allergens dell’Efsa che ha giudicato questi nuovi alimenti sicuri e consumabili, con una sola eccezione, le larve della farina. Ne veniva, infatti, sconsigliata l'assunzione per il rischio di reazioni allergiche.

“L’area di nutrizione della nostra società scientifica ha voluto approfondire le possibili conseguenze della immissione sul mercato dei prodotti a base di insetti, valutando e discutendo tutte le evidenze presenti nella letteratura scientifica, afferma Claudio Romano, Presidente Sigenp. “Questo non solo per chiarirne ogni aspetto relativo alla sicurezza, ma anche i reali benefici derivanti dal loro consumo da parte dei bambini italiani. Cosa secondo noi necessaria anche perché le evidenze disponibili derivavano da esperienze effettuate in Paesi in via di sviluppo, in cui la supplementazione con nuovi alimenti naturali a base di insetti era stata attuata nell’ambito di programmi di prevenzione della malnutrizione e di deficit di macro e micronutrienti. Quindi su soggetti con problemi molto diversi dai nostri”.

I ricercatori hanno esaminato tutta la letteratura scientifica oggi disponibile sull’argomento, sollevando alcuni dubbi. “Il potenziale di questi alimenti per prevenire la fame e la carenza nei paesi a basso reddito è indiscutibile” dice Norsa. “Tuttavia, una certa cautela è necessaria se si parla bambini sani e ben nutriti come sono, in generale, i nostri: occorre chiarire meglio quale sia il reale assorbimento di nutrienti come proteine e ferro che dovrebbero essere contenuti in alta percentuale nelle farine a base di insetti e mancano prove sui loro benefici nutrizionali. Infine, può esserci un rischio di allergie per i bambini più piccoli che non sono stati esposti ad altri tipi di allergeni alimentari come crostacei o polvere di acari. In conclusione, nonostante la sicurezza certificata dal panel Efsa, dovrebbe essere prodotta qualche evidenza in più prima di inserire questo novel food nella dieta dei bambini su larga scala”.

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