Pubblicato in Videointerviste
Roberto Volpe
Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec)
La cattiva alimentazione è considerata il primo fattore di rischio cardiovascolare, principalmente perché è a sua volta alla base di altri importanti fattori di rischio, come il diabete, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, l’obesità. Anche un terzo circa dei tumori appare legato all’alimentazione. Circa 3 porzioni al giorno di cereali integrali - come 3 o 4 fette biscottate, 1 fetta di pane e 80 gr di pasta o riso integrale – potrebbe già ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare del 20%, quella oncologica del 12 % e totale del 15%. Utile inoltre ridurre l’apporto di zuccheri e di grassi, preferendo i monoinsaturi e i polinsaturi contenuti prevalentemente nell’olio extra-vergine di oliva e, rispettivamente, in alcuni pesci e frutta secca. Sul vino non esiste rischio zero, perché a fronte di un’associazione con un minore rischio di infarto con un consumo basso, sembra esserci un aumento del rischio di ictus e anche oncologico. Diversi progetti Siprec stanno ora investendo su una cultura della sana alimentazione, soprattutto sui giovani.