Dopo la Spagna, la Danimarca, con un effetto domino destinato a cambiare in Europa la regolamentazione sull’etichettatura dei prodotti alimentari con probiotici. Tra i prodotti maggiormente interessati, il latte artificiale e gli integratori, data la vasta quantità in commercio di questi prodotti le cui proprietà vengono valorizzate con l’aggiunta proprio di ingredienti probiotici. Non c’è, però, una regolamentazione univoca nei Paesi Ue sulla possibilità di utilizzare in etichetta il termine “Probiotico”.

A maggio 2020 la Commissione europea ha presentato Farm to Fork, il piano decennale che, entro il 2030, è destinato a modificare il sistema agroalimentare garantendo ai cittadini cibi più sani e sostenibili.

Sono stati recentemente pubblicati su Foods e Nutrients due nuovi lavori realizzati nell’ambito del progetto Flip (Food labeling of italian products), coordinato dal gruppo “Giovani” della Società italiana di nutrizione umana (Sinu), con il supporto scientifico di Nicoletta Pellegrini dell’Università di Udine. Obiettivo del progetto è valutare la qualità nutrizionale dei prodotti delle più svariate categorie venduti sul mercato della grande distribuzione mediante semplice raccolta delle informazioni poste sulla confezione, che vanno dall’etichetta nutrizionale ai vari messaggi o claim.

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