Non solo proteine: in terza età, flavonoli protettivi contro la fragilità

05 Giugno 2023

Mele e more, ma anche cioccolato fondente, pesche e pomodori. Tutti alimenti ricchi di flavonoli e, in particolare, quercetina, che un nuovo studio pubblicato sull’American journal of nutrition indica come fattore protettivo dal rischio di fragilità negli anziani.

"Potrebbe esserci del vero nel vecchio detto che una mela al giorno toglie il medico di torno", sottolineano gli Autori. “I nostri risultati, infatti, suggeriscono che per ogni 10 mg in più di flavonoli consumati ogni giorno, il rischio di fragilità si riduce del 20%. Consumare una tale quantità è semplice: basta, appunto, una mela al giorno".

Come noto, i flavonoli appartengono alla famiglia dei polifenoli, un ampio gruppo di composti presenti nel mondo vegetale in grado di apportare diversi benefici per la salute, da effetti antiossidanti sino al miglioramento della funzione endoteliale.

I ricercatori hanno preso in esame una coorte di 1.700 partecipanti al Framingham heart study. Età media, 58 anni e nessuna condizione di fragilità in corso. Seguiti per 12 anni, sono stati valutati per la correlazione tra assunzione, valutata tramite questionario, di flavonoidi, flavonoli e quercetina e comparsa di fragilità, testata attraverso il cosiddetto modello di Fried, che prende in esame parametri quali perdita involontaria di peso, stress psico-emotivo individuale, diminuzione della forza mediante la misurazione della presa (hand grip), lentezza nel cammino e scarsa attività fisica.

L’assunzione complessiva di flavonoidi non ha fatto emergere dati significativi, mentre quella di flavonoli sì, con il dato che si accennava all’inizio: rischio di fragilità ridotto del 20% per ogni 10 mg di flavonoli assunti, in particolare quercetina. Nessun altro sottotipo di flavonoidi ha mostrato differenze significative.

“Il consumo di cibi ricchi di flavonoli può ridurre il rischio di sviluppare fragilità”, commentano gli Autori. “Alimenti ricchi di quercetina, possono giocare un ruolo chiave in ottica di prevenzione. Circa il 10-15% degli anziani soffre di fragilità, una sindrome che comporta un maggior rischio di cadute, fratture, disabilità, ospedalizzazione e mortalità. Le attuali raccomandazioni dietetiche si concentrano principalmente sull'assunzione di proteine. Tuttavia, ci sono molti altri alimenti che possono avere benefici per la salute. I nostri dati suggeriscono che potrebbero esserci particolari sottoclassi di flavonoidi con il maggior potenziale per un’azione di profilassi nei confronti della fragilità in età avanzata".

Nicola Miglino

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