Sodio, magnesio, calcio, potassio: ricerca fa il punto su rischi e benefici per la pressione

04 Luglio 2019

Meno sodio, più potassio e magnesio e calcio provvidenziale in gravidanza. Questa la ricetta vincente per tenere sotto controllo la pressione arteriosa secondo una review appena pubblicata su Nutrients che ha preso in esame 32 metanalisi relative agli effetti degli elettroliti sulla pressione arteriosa.

In particolare, l’obiettivo era verificare l’effetto di sodio, potassio, calcio, magnesio, cloro, fosforo e zolfo ma i ricercatori hanno potuto trovare soltanto lavori soddisfacenti relativi ai primi 4, mentre per gli altri 3 la letteratura presentava solo pochi studi di tipo osservazionale.

Su 15 metanalisi di studi randomizzati e osservazionali i ricercatori hanno evidenziato come, per riduzioni di consumi giornalieri di sodio variabili tra 1,2 e 5,7 g e di sale da 2 a 9,6 g si ottenevo diminuzioni di pressione sistolica che andavano da -0,7 mmHg a -8,9 mmHg e di diastolica da -0,03 a -5,9 mmHg.

Cinque metanalisi sono state prese in esame per valutare l’effetto di una supplementazione orale con potassio, a dosaggi variabili tra 0,23-9,7 g/die per periodi oscillanti tra le 4 e le 52 settimane. La riduzione della sistolica variava da -3,5 a -9,5 mmHg e la diastolica da -2 a -6,4 mmHg. Il potassio, inoltre, si mostrava più efficace nel suo effetto antipertensivo nei soggetti a maggior consumo di sodio.

Per il magnesio, gli studi in esame valutavano consumi tra 120 e 1.006 mg/die per 3-24 settimane, evidenziando un range di diminuzione della sistolica tra -0,02 a -18,7 mmHg e della diastolica tra 0,3 a -10,9 mmHg.

Per quanto riguarda il calcio, le metanalisi prese in esame riguardavano l’ipertensione gestazionale e hanno messo in evidenza che un’assunzione tra 0,5 e 2 g/die determina una riduzione del rischio relativo di ipertensione in gravidanza variabile tra 0,55 e 0,91.

“Dalla nostra analisi emerge come ridurre il consumo di sale e aumentare quello del potassio rappresentano un sistema efficace per abbassare la pressione”, concludono gli autori. “Il massimo beneficio che si può ottenere sulla pressione sistolica è una riduzione di 8-9 mmHg, a livelli di una monoterapia con farmaci. Lo stesso magnesio rivela effetti benefici, sebbene meno marcati, anche se in soggetti cosiddetti altamente rispondenti i risultati sono decisamente migliori. Infine, ci sono prove convincenti che un maggior consumo di calcio riduca il rischio di ipertensione gestazionale, specialmente nelle donne con bassi livelli di elettrolita a inizio gravidanza”.

 

 

 

 

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