"Dagli anni Novanta in poi, la ricerca sui benefici per la salute dei mirtilli è cresciuta in modo esponenziale", sottolinea Donald K. Ingram, del Pennington biomedical research center presso la Louisiana State University. "Gli studi hanno documentato che il mirtillo ha la più alta capacità antiossidante tra i frutti più comuni e sono ormai acclarate le proprietà anti-infiammatorie".
L'editoriale di Ingram è seguito da quattro articoli su altrettanti studi. Il primo ha scoperto che il consumo giornaliero di 200 grammi di mirtilli (circa una tazza) può migliorare la funzione dei vasi sanguigni e ridurre la pressione sistolica. Responsabili dell’azione, secondo gli autori, le antocianine, ovvero i fitochimici che danno ai mirtilli il loro caratteristico colore scuro.
Altri studi evidenziano i benefici cognitivi del mangiare mirtilli. Uno mette in correlazione l’alto contenuto di polifenoli del frutto con migliori performance cognitive negli anziani e un altro propone una review incentrata sui benefici della supplementazione di mirtilli sulla memoria nei bambini e negli anziani con o senza lieve deficit cognitivo (Mci).
Infine, uno studio sui roditori, che presenta dati sulle migliori performance di memoria in test di orientamento dei ratti anziani con integrazione di mirtilli rispetto a quelli con dieta di controllo.
Una delle ricerche prese in esame ha valutato l’effetto dei mirtilli sul sistema cardiovascolare evidenziando i benefici per l’endotelio e individuando con precisione quali metaboliti delle antocianine avessero maggiore effetto su vasodilatazione e abbassamento pressorio, anche in relazione alle modifiche genomiche indotte.
In un altro studio, i ricercatori hanno esaminato le proprietà antinfiammatoria dei mirtilli e gli effetti sulle capacità cognitive in topi sottoposti a test di orientamento nel cosiddetto del Labirinto a braccia radiali.
I topi che al basale avevano le peggiori performance cognitive, mostravano netti miglioramenti con una dieta giornaliera a base di mirtilli protratta per 8 settimane, evidenziando anche una riduzione sierica di marker infiammatori.
Una review di 11 studi clinici (4 studi in bambini tra i 7 e i 10 anni, 4 con adulti over 60 3 con adulti affetti da lieve deficit cognitivo, Mci). I risultati evidenziano benefici cognitivi per la memoria a lungo termine e le funzione esecutive nei bambini e per memoria esecutiva e la capacità psicomotoria negli anziani sani o con Mci.
Un’ ultima ricerca ha valutato l'effetto di un estratto di polifenoli da mirtilli sul declino cognitivo legato all’età. A un gruppo di 215 partecipanti di età compresa tra 60 e 70 sono stati somministrati 600 mg/die di estratto di polifenoli o placebo per un periodo di sei mesi. Le prestazioni cognitive sono state misurate attraverso test di memoria e di orientamento visuospaziale. I risultati hanno suggerito che c'era un impatto significativo dell'intervento polifenolico sulla memoria episodica e di riconoscimento verbale dei partecipanti.
"Dagli anni '90, la ricerca sui benefici per la salute dei mirtilli è cresciuta in modo esponenziale", ha scritto l'editore ospite Donald K. Ingram, PhD, FGSA, in un editoriale di apertura. "Gli studi hanno documentato che questo frutto è il più alto nell'attività antiossidante rispetto a molti altri frutti popolari. Inoltre, sono stati identificati altri meccanismi per i benefici per la salute dei mirtilli, come le loro proprietà anti-infiammatorie".