Il magnesio è un minerale che gioca un ruolo chiave nell'omeostasi dell'organismo, essendo un cofattore di diversi enzimi coinvolti nella maggior parte dei processi cellulari. Alterazioni dei livelli di Mg2+ sono state riscontrare in diverse condizioni patologiche e sono recenti due pubblicazioni che hanno indagato la correlazione tra ipomagnesemia e diabete di tipo 2 da una parte e danno d’organo vascolare dall’altra.
Pubblicata sul British medical journal una revisione sistematica degli studi oggi disponibili sul miglior approccio dietetico votato alla perdita di peso e alla riduzione del rischio cardiovascolare in soggetti sovrappeso/obesi. Sono stati presi in esame 121 trial per un totale di circa 22 mila persone coinvolte, tutte di età superiore ai 18 anni, con Bmi tra 25 e 29 (sovrappeso) o superiore a 29 (obesi).
Nei dibattiti sui benefici delle diete a basso contenuto di carboidrati (low carb) o ad alto contenuto, una buona parte delle risposte potrebbe essere improntata a un criterio qualitativo, piuttosto che quantitativo. La qualità dei carboidrati, e quindi le loro fonti, sembra svolgere un ruolo decisivo. Come valutare allora l'effetto della qualità dei carboidrati sui parametri cardio-metabolici? Per rispondere a questa domanda, i ricercatori dello studio spagnolo Predimed Plus hanno creato un "Indice di qualità dei carboidrati" degli alimenti basto su quattro criteri:
- consumo totale di fibre;
- indice glicemico alimentare;
- rapporto tra cereali integrali e cereali raffinati;
- rapporto tra carboidrati solidi e carboidrati totali.
Le patate, al forno o al vapore, aggiungono qualità alla dieta, grazie all’apporto di potassio e fibre, senza incidere negativamente sul rischio cardiometabolico. Queste le conclusioni di uno studio condotto da ricercatori della Penn State University da poco pubblicato sul British journal of nutrition.