L'attività antinfiammatoria è ampiamente studiata e legata al contenuto di flavonoidi, composti che hanno valore farmacologico perché in grado di prevenire la formazione di ulcere gastriche attraverso azioni antiossidanti e antisecretorie.
Da ciò, l’impiego in associazione ai Fans in chiave di prevenzione delle ulcere gastriche ha un razionale interessante. La propoli brasiliana e quella messicana hanno evidenziato la capacità di diminuire l'infiltrazione neutrofila a livello istologico così come il livello di citochine proinfiammatorie.
In entrambi i casi, la propoli si è dimostrata in grado di ridurre i livelli di Tnf-α e Il-1β indipendentemente dalla via di somministrazione utilizzata negli studi, rispettivamente orale e intraperitoneale.
Inoltre, la propoli messicana riduce il livello di Il-6 e la concentrazione di metalloproteasi nel tessuto gastrico, un enzima secreto e localizzato nei neutrofili attivati e, perciò, associato all'infiltrazione di neutrofili nei tessuti.
Nel caso della propoli rossa brasiliana, il fitoestrogeno formononetina, un isoflavone metilato presente nella composizione chimica, ha la capacità di ridurre l'infiltrazione dei neutrofili, il che suggerisce un effetto immunomodulatore nel rilascio di citochine a livello gastrico mucosa. La prova di ciò arriva da uno studio che ha dimostrato la sua capacità di ridurre anche l'infiltrazione di neutrofili. Lo stesso Cape, un componente della propoli verde e danese, ha una potente e specifica inibizione dell'attivazione di Nf-κB.
In uno studio del 2020 le dosi di 250 e 500 mg/kg di propoli rossa sono state efficaci nel ridurre l'ulcera gastrica prodotta dalla somministrazione orale di indometacina (100 mg/kg) con percentuali di inibizione rispettivamente dell'87,34% e del 100%. In questo studio, la propoli rossa è stata analizzata mediante Hplc e gli autori hanno riportato che il componente principale del campione di propoli fosse proprio la formononetina, che presentava anche la capacità di inibire il 100% dell'ulcerazione indotta da una dose di indometacina di 10 mg/kg.
Sebbene attualmente vi siano poche prove sull'attività gastroprotettiva dei pazienti ricoverati, esistono invece studi clinici sugli effetti antiossidanti.
È il caso di una ricerca che ha riportato l'effetto antiossidante della propoli somministrata giornalmente per 30 giorni a donne e uomini sani. Secondo gli autori, l'effetto sembra essere correlato al tempo e al genere poiché la popolazione maschile riduce la propria perossidazione lipidica e aumenta l'attività dell'enzima Sod, mentre quella femminile non registra alcun cambiamento.
Un altro studio ha evidenziato, su persone sane, la capacità di un estratto standardizzato di propoli di aumentare significativamente la capacità enzimatica antiossidante, senza però indicazioni sulla correlazione con il genere.
Un limite della ricerca sulla propoli è il fatto che esiste un'elevata variabilità nella composizione chimica poiché la zona geografica, l'origine della pianta, la stagione di raccolta, le specie di api e i solventi utilizzati nell'estrazione influenzano direttamente i componenti chimici presenti nella propoli. Tutti questi fattori rendono difficile la standardizzazione dei metodi estrattivi e analitici.
Silvia Ambrogio
Bibliografia
- Propolis andi gastroprotective effects on Nsaid-induced gastric ulcer disease: a systematic review. Nutrients 2021, 13(9), 3169
- Role of the antioxidant properties in the gastroprotective and gastric healing activity promoted by brazilian green propolis and the healing efficacy of Artepillin C. Inflammopharmacology 2019, 28, 1009–1025.
- Anti-ulcerogenic effect of aqueous propolis extract and the influence of radiation exposure. Int. J. Radiat. Biol. 2011, 87, 1045–1051.