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Proprietà e benefici del resveratrolo

04 Gennaio 2023

Il trans-resveratrolo è una fitoalessina, ovvero un composto antimicrobico a basso peso molecolare sintetizzato e accumulato dalle piante in risposta a uno stress. Viene estratto principalmente dalla buccia e dai semi di Vitis Vinifera e dalle radici di Poligonum Cuspidatum, ma può anche essere isolato da altre specie vegetali come rabarbaro (Rheum rhabarbarum), mele (Malus domestica), more (Morus nigra), arachidi (Arachys hypogea), pistacchio (Pistacia vera), cacao (Theobroma cacao), luppolo (Humulus lupulus) e uva brasiliana (Myrciaria culifolia).

Questa molecola, ampiamente studiata negli ultimi trent’anni e famosa per aver svolto un ruolo fondamentale nello spiegare il "paradosso francese", rappresenta uno dei nutraceutici più efficaci e promettenti. Ben note le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, oltre ai suoi effetti ipolipemizzanti e ipoglicemizzanti.

Tre metanalisi sugli effetti antipertensivi del resveratrolo hanno mostrato un effetto dose-dipendente del composto sulla pressione arteriosa. Nei trial che studiano gli effetti sui cambiamenti nel profilo lipidico, i risultati sembrano invece variare: alcuni non hanno mostrato alcun effetto, altri una diminuzione dei livelli plasmatici di colesterolo totale e trigliceridi.

Una metanalisi più recente, che includeva molti degli studi precedentemente citati, non ha riscontrato effetti significativi del resveratrolo sui livelli plasmatici di colesterolo Ldl, totale e trigliceridi, mentre ha effettivamente verificato l'effetto complessivo di una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di colesterolo Hdl. Una metanalisi ancora più recente ha trovato risultati simili, aggiungendo che i livelli plasmatici di colesterolo totale sono stati abbassati solo nei partecipanti con indice di massa corporea nella norma e non in soggetti sovrappeso e obesi.

Una Cochrane del 2020 ha concluso che il resveratrolo, non combinato con altri polifenoli vegetali, a 10 mg, 150 mg o 1.000 mg al giorno per un periodo compreso tra quattro e cinque settimane, ha riportato esiti a lungo termine non rilevanti per il paziente con diabete di tipo 2. Tutti e tre gli studi inclusi hanno riportato che non sono stati osservati eventi avversi, ma il resveratrolo rispetto al placebo ha mostrato effetti neutri per i livelli di emoglobina glicosilata A1c (HbA1c) e, allo stesso modo, rispetto al placebo, ha mostrato effetti neutri per i livelli di glucosio nel sangue a digiuno.

Più di recente, una metanalisi di 11 studi ha riportato che il consumo a breve termine di resveratrolo ridurrebbe invece la glicemia a digiuno, l'insulina, l'emoglobina glicata e l'insulino-resistenza nei pazienti diabetici.

Sembra avere anche un impatto diretto sulla funzione miocardica: in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, che ha coinvolto pazienti con malattia coronarica stabile che hanno ricevuto 10 mg/die di resveratrolo per tre mesi, il resveratrolo ha migliorato la funzione diastolica del ventricolo sinistro. Inoltre, 20 mg/die resveratrolo somministrati per 60 giorni hanno determinato una significativa diminuzione del peptide natriuretico di tipo b (Bnp) nei pazienti con angina pectoris, suggerendo un miglioramento della funzione del ventricolo sinistro.

Tutte le ben documentate proprietà del resveratrolo lo rendono potenzialmente anche un integratore da impiegare nella guarigione delle ferite cutanee, nella cicatrizzazione e nel foto-invecchiamento della pelle. Una recente revisione di 41 studi clinici ha mostrato risultati promettenti in questo ambito, ma sottolineando come la rapida metabolizzazione ed escrezione della molecola rappresentino il problema principale per il suo uso clinico.

Nonostante le numerose e complessivamente ben documentate proprietà farmacologiche e di promozione della salute, il trans-reveratrolo, infatti, mostra una scarsa biodisponibilità dopo somministrazione orale a causa dei massicci fenomeni di biotrasformazione che si verificano nei microsomi epatici e nell'intestino. E questa è anche la principale ragione che spiega l’incongruenza dei dati raccolti in letteratura quando si valuta la sua potenzialità clinica. Per questo si guarda con interesse alle diverse strategie bionutraceutiche per migliorare la biodisponibilità, e in particolare ai sistemi di delivery nanostrutturati per migliorare la bioaccessibilità enterica.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • The impact of resveratrol on skin wound healing, scarring, and aging. Int Wound J. 2022 Jan;19(1):9-28.
  • The effects of resveratrol in patients with cardiovascular disease and heart failure: a narrative review. Int J Mol Sci. 2019 Feb 19;20(4):904.
  • Resveratrol for adults with type 2 diabetes mellitus. Cochrane Database Syst Rev. 2020 Jan 17;1(1):CD011919.
  • The effects of resveratrol intake on weight loss: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Crit Rev Food Sci Nutr. 2020;60(3):375-390.
  • Effect of resveratrol on metabolic syndrome components: A systematic review and meta-analysis. Rev Endocr Metab Disord. 2019 Jun;20(2):173-186
  • Review: nutraceutical approaches to dyslipidaemia: the main formulative issues preventing efficacy. Nutrients 2022, 14(22), 4769.
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