Vitamina K2, doppio ruolo su ossa e sistema vascolare

06 Maggio 2021

Tecnicamente si definisce crosstalk osteo-vascolare e indica uno stretto legame tra azione sulle ossa e a livello dei vasi. Questa una delle caratteristiche peculiari della vitamina K2 in grado di regolare il cosiddetto paradosso del calcio e mantenerne le giuste concentrazioni nei due diversi distretti.

Ne abbiamo parlato con Domitilla Mandatori, del Centro studi e tecnologie avanzate (Cast) all’Università G. d’Annunzio di Chieti e prima firma di una review da poco pubblicata su Nutrients.

D.ssa Mandatori, cosa si intende per crosstalk osteo-vascolare quando si parla di vitamina K2?

Il tessuto osseo e il sistema vascolare sembrano in apparenza due sistemi completamente diversi e indipendenti. In realtà, come abbiamo puntualizzato nella review, sono strettamente associati tra di loro sia da un punto di vista fisiologico che patologico. Nel dettaglio, quando si parla di vitamina K2 e crosstalk osteo-vascolare si fa riferimento al duplice ruolo che la molecola naturale può svolgere a livello di questi tessuti attraverso la regolazione del fenomeno definito come paradosso del calcio, determinando così un effetto protettivo sia sull’osteoporosi che sui vasi.

Cosa si intende per paradosso del calcio?

Non è altro che quel fenomeno per cui una carenza di calcio a livello del tessuto osseo è associata, paradossalmente, appunto, a un suo accumulo a livello vascolare. La vitamina K2 svolge un ruolo essenziale poiché la sua funzione principale è quella di regolazione dell’omeostasi del calcio, ossia di mantenere una sua adeguata concentrazione sia a livello osseo che vascolare. Proprio per questo motivo un deficit di vitamina K2 sembra essere responsabile dell’insorgenza del paradosso del calcio.

Qual è stato l’obiettivo della vostra review?

Abbiamo voluto mettere insieme i dati più recenti relativi agli effetti della vitamina k2 sulla salute ossea e vascolare prendendo in considerazione studi clinici, pre-clinici in modelli animali e in vitro su modelli cellulari.

Quali conclusioni avete potuto trarre?

Dall’esame della letteratura a oggi disponibile emerge che, benché vi siano anche risultati contrastanti, la vitamina K2 si rivela sicuramente una molecola naturale molto interessante che può esercitare un ruolo rilevante nel mantenimento della salute ossea e vascolare.  Pertanto, sulla base dei dati raccolti, potrebbe essere raccomandata come composto naturale bioattivo potenzialmente in grado di prevenire e/o curare importanti patologie metaboliche ossee e vascolari come l'osteoporosi e la calcificazione vascolare.

Quali potrebbero essere le raccomandazioni utili per ovviare a eventuali carenze?

La vitamina K2 è una molecola naturale la cui produzione nell’organismo umano avviene a livello intestinale, dove viene sintetizzata dai batteri dei generi Bacteroides, Lactococcus ed Escherichia Coli. Tuttavia, la quantità di vitamina derivata dai batteri intestinali è scarsamente assorbita e non è in grado di raggiungere la concentrazione ottimale richiesta per esercitare le sue funzioni fisiologiche. Pertanto, questa vitamina dovrebbe essere integrata quotidianamente con fonti alimentari come alimenti di origine animale, quali, per esempio, carne e tuorlo d'uovo o formaggi a fermentazione batterica. Un piatto estremamente ricco di Vitamina K2 è il Natto, tipica pietanza giapponese a base di soia fermentata in cui il la presenza di Bacillus subtilis produce fino a 1.100 μg/100 g di vitamina. Inoltre, vi sono numerosi integratori in commercio a base di vitamina K2 potenzialmente utili per la sua integrazione.

Nicola Miglino

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