Fratture ossee, azione protettiva del magnesio

08 Maggio 2023

Una review pubblicata di recente su Nutrients ha messo in evidenza l’importanza di livelli sierici adeguati di magnesio (Mg) nella protezione ossea. Ne parliamo con Ligia J Dominguez, Ordinario di Medicina interna e Geriatria all’Università Kore di Enna e coordinatrice del lavoro.

P.ssa Dominguez, da quali premesse nasce l’idea dell’analisi?

Le fratture da fragilità, che aumentano notevolmente con l'età, sono senza dubbio un rilevante problema di salute pubblica in termini di salute, disabilità e qualità della vita, nonché di onere sociale e finanziario. Studi sperimentali hanno dimostrato che il deficit di magnesio è associato a un aumentato riassorbimento osseo e a una ridotta formazione ossea. Nella letteratura medica diversi studi osservazionali hanno mostrano come un elevato contenuto di Mg nella dieta sia associato alla tendenza di riduzione dell’incidenza di fratture. Per l'associazione del Mg sierico con l'incidenza di fratture esistono studi con risultati discordanti e disegni non sempre ottimali. Per questo motivo, il nostro scopo era eseguire una revisione sistematica e metanalisi per valutare l'impatto del Mg sierico sul rischio di fratture negli studi di qualità disponibili.

Come è stata condotta la review?

La revisione ha seguito le regole stabilite per questo tipo di analisi con una ricerca bibliografica sistematica utilizzando diversi database e includendo studi osservazionali che specificamente indagavano il rapporto del Mg sierico e l’incidenza di fratture, escludendo studi trasversali, sperimentali o studi con altro tipo di obiettivo.

Quali sono le evidenze emerse?

Un totale di 119.795 pazienti da quattro studi osservazionali longitudinali di qualità è stato incluso nella metanalisi. I partecipanti avevano una età media di 62 anni ed erano stati seguiti per una media di 79 mesi. Le analisi sono state aggiustate per una media di 15 potenziali fattori confondenti. Dalle analisi abbiamo visto che le concentrazioni sieriche più basse di Mg erano associate a un rischio significativamente più elevato di fratture incidenti, circa il 60% in più, rispetto alle concentrazioni più elevate di Mg. 

Quali conclusioni e implicazioni cliniche se ne possono trarre?

I nostri risultati, che mostrano una forte associazione tra il Mg sierico e il rischio di fratture, mettono in evidenza l’importanza di questo ione fondamentale nella salute ossea e suggeriscono la necessità di mantenere livelli adeguati di Mg per la prevenzione delle fratture.

Quali, in questo ambito, i campi ancora da esplorare?

Sebbene i risultati siano significativi e promettenti, sono necessarie ulteriori ricerche per replicare i risultati in altre popolazioni e per validare il potenziale significato del Mg nella prevenzione delle fratture, che continuano ad aumentare e rappresentano un onere sanitario significativo a causa della disabilità associata.

Nicola Miglino

 

 

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