Molte persone hanno sintomi come emicrania, stanchezza, mal di pancia ripetuti oppure orticaria e non riescono a ricondurli a una patologia specifica. La causa può essere un’intolleranza alimentare, che va diagnosticata con i test adeguati, quando disponibili, o attraverso l’analisi ragionata della propria dieta. Enzo Spisni, direttore del laboratorio di Fisiologia traslazionale e nutrizione all’Università di Bologna, studia da anni su questi temi, affiancando la divulgazione scientifica al lavoro di ricerca sui grani antichi e moderni e sulle reazioni anche ad altre componenti alimentari, come gli additivi. In Siamo tutti intolleranti (Sonzogno, 179 pp.; 17,00 €) spiega in modo semplice perché il corpo si ribella a certi ingredienti. Insegna a scansare la giungla di test inaffidabili e a fare automonitoraggio per capire se si è intolleranti o sensibili a qualche cibo, risolvendo i propri problemi.
Intolleranze e allergie alimentari: orientarsi nella giungla
Le reazioni anomale ai cibi si sono triplicate negli ultimi quarant’anni. Crescono la celiachia e la sensibilità al glutine, le allergie al nichel e alla frutta. Per non parlare del 50% della popolazione italiana che è geneticamente intollerante al lattosio e neppure lo sa.