A una certa concentrazione, i ricercatori hanno osservato, in vitro, che l’estratto inattiva il virus. Uno studio preliminare, dunque, finanziato direttamente dall’azienda interessata.
Lunedì 14 settembre i media svizzeri riprendono la notizia e sui social network si scatena il finimondo, le farmacie svizzere vengono prese d’assalto e fiorisce un commercio illegale on line.
Ecco così che è dovuta scendere in campo Swissmedic, l’Agenzia regolatoria del farmaco svizzera, che il 16 settembre ha avviato un’indagine per accertare se vi fossero gli estremi di violazione delle regole sulla pubblicità in ambito sanitario.
Così si legge in una nota dell’Agenzia: “I risultati dello studio sono stati male interpretati. Le indagini sono state condotte su colture cellulari e mai alcun effetto contro il nuovo coronavirus è stato dimostrato nell'uomo: i dati di uno studio in vitro non forniscono prove sull'efficacia nell'uomo. Su queste basi e per motivi di sicurezza, non è consentito promuovere l'uso di Echinaforce® contro i coronavirus. Tale attività va considerata come fraudolenta. Alla notizia dello studio, inoltre, sono seguite numerose offerte illegali di preparati Echinaforce® su varie piattaforme online e sui social media. Swissmedic ricorda, da una parte, ai cittadini che l'acquisto di medicinali su internet da fonti sconosciute presenta notevoli rischi per la salute e, dall’altra, ai venditori abusivi che possono essere perseguiti legalmente”.
Nicola Miglino
raffreddo
violazione per verificare se il prodotto fosse oggetto di pubblicità vietata al pubblico9.
Una saga legale sembra essere annunciata per il produttore ...
Anche se non è ancora chiaro se questo studio sia l'inizio di una liberazione, grazie all'echinacea o ad una bufala ...
Non si può negare che questi risultati non passano inosservati e suscitano un grande interesse per la salute di tutti.