Il progetto di analisi nasce dall’iniziativa di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia che hanno chiesto a Efsa di aggiornare una valutazione del 2010 e di rivedere la più recente letteratura scientifica concernente i nessi tra assunzione di zuccheri e insorgenza di varie patologie tra cui obesità, diabete di tipo II, malattie cardiovascolari, gotta e carie dentarie.
I Paesi richiedenti hanno specificamente chiesto se fosse possibile fissare su base scientifica, con riferimento agli zuccheri alimentari totali, un valore soglia denominato “livello massimo di assunzione tollerabile” (Ul) per i nutrienti, al di sotto del quale il consumo non provochi problemi di salute.
Dopo aver passato al vaglio oltre 30 mila pubblicazioni, gli esperti Efsa sono giunti provvisoriamente alla conclusione che non è possibile fissare tale soglia
Nonostante ciò, il parere conferma, con relativi gradi di certezza, i molteplici nessi esistenti tra l’assunzione di diverse categorie di zuccheri e il rischio di sviluppare malattie metaboliche croniche e carie dentarie.
“Il nostro approccio è favorire e promuovere le consultazioni, poiché le conoscenze e i dati scientifici supplementari che raccogliamo con tale modalità ci aiutano a consolidare le nostre valutazioni scientifiche”, dice Valeriu Curtui, capo dell’unità Nutrizione dell’Efsa. “Al tempo stesso, ai nostri partner e portatori di interesse spieghiamo che il progetto valuta esclusivamente le evidenze scientifiche e non va inteso come una bozza di future raccomandazioni politiche o di orientamenti in materia di salute pubblica, che sono invece di competenza delle autorità sanitarie nazionali e degli organismi internazionali”.
Per partecipare alla consultazione pubblica seguire questo link.
Nicola Miglino