Tutto ruota intorno a un sito web (zuccheroamaro.com) in cui si ritrovano tutti i contenuti della campagna, a partire da una video-serie articolata in 8 puntate che testimoniano come gli italiani percepiscono il tema del diabete. Le puntate sono il risultato della selezione e del montaggio di 90 interviste realizzate in 7 città rappresentative (Milano, Roma, Bolzano, Venezia, Firenze, Bari e Catania). Segue poi un blog composto da tre rubriche (Guida al Diabete, Vivere il Diabete e News e approfondimenti) che portano la firma di una redazione scientifica e rispondono a diversi bisogni informativi come, per esempio, fornire le nozioni base sul diabete o dare consigli pratici per risolvere problemi quotidiani legati alla patologia. Infine, è presente una campagna di Influencer marketing che ha come volto quello dei The Jackal, celebre gruppo di content creator italiani che raccontano con ironia attraverso il proprio canale Instagram alcune cattive abitudini da evitare per ridurre il rischio di sviluppare diabete tipo 2.
“In un periodo storico come quello che stiamo vivendo diventa sempre più importante fornire ai cittadini strumenti che possono essere utili e validi per curare il diabete”, dice Davide Lauro, direttore Uoc di Endocrinologia e Diabetologia, dipartimento di Scienze mediche, Fondazione Policlinico universitario Tor Vergata, Roma. “Le difficoltà che si riscontrano nell’accesso alle cure possono rendere più difficile il controllo e la gestione della malattia, sottovalutando oltremodo quelli che sono i rischi correlati”.
Così Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva: “Il digitale rappresenta un potenziale straordinario per aiutare i pazienti e fornire loro ogni tipo di supporto sia informativo che terapeutico. È importante però che tutti i pazienti siano correttamente informati sulle opportunità in campo per avere risposte e assistenza anche in un periodo così complicato come in pandemia”.
Conclude Fabio Grandin, direttore della comunicazione di Novo Nordisk. “Oggi più che mai è importante comprendere i rischi legati alla diffusione di notizie false. La rete è un mezzo potente di conoscenza, ma anche un veicolo di disinformazione. Il nostro impegno nel promuovere il cambiamento passa anche attraverso lo sviluppo di nuovi strumenti per rispondere alle esigenze dei pazienti e di un pubblico trasversale in cerca di risposte.