Dermocosmesi, l’esperta: le nuove frontiere dell'integrazione alimentare

09 Giugno 2021

Come noto, i principali meccanismi molecolari dell’invecchiamento cutaneo che portano a un danno progressivo delle cellule sono principalmente lo stress ossidativo, provocato dall’accumulo dei radicali liberi, la glicazione, la metilazione, il Dna repair e l’infiammazione. Vediamo insieme a Mariuccia Bucci, dermatologo plastico, segretario scientifico Isplad (International-italian society of plastic, regenerative and oncology dermatology), nonché esperta di integrazione alimentare legata alla salute della pelle, quali sono le nuove frontiere in quest’ambito, a partire dall’impiego di antiossidanti contro i radicali liberi.

“Gli antiossidanti somministrati per via orale esercitano una forte azione di protezione sulla pelle”, sottolinea Bucci. “Quelli di ultima generazione rappresentano un insieme di sostanze funzionali che reagiscono contro i radicali liberi e contengono attivi come antocianine, astaxantina, esperidina. In particolare, le antocianine, pigmenti ad azione antiossidante e antinfiammatoria, sono composti multi-attivi in grado di offrire un duplice beneficio: reagire con i radicali liberi, riducendo così i danni che queste molecole possono provocare alle cellule e ai tessuti, e fornire una protezione contro la fragilità capillare, favorendo una corretta irrorazione tissutale contro i processi infiammatori. L’estratto di Aristotelia chilensis o Maqui berry, pianta dal colore viola scuro che cresce solo in una zona remota della Patagonia, a differenza di altre bacche quali Acai berry e Goji berry o del melograno e del mirtillo, contiene i più elevati livelli di antocianine, in particolare le delfinidine. Infine, non sono da meno sostanze antiossidanti come la nicotinamide che ha azione di Dna repair, alcuni minerali come il selenio, lo zinco, il rame, aminoacidi come la cisteina e sostanze naturali contenute negli alimenti come le catechine, il sulforafano, il resveratrolo e il licopene”.

Vi è poi tutto il capitolo degli integratori in grado di contrastare la glicazione, uno dei processi che porta all’invecchiamento cellulare, e che consiste in una reazione chimica nella quale le molecole di glucosio, presenti in elevata concentrazione nel sangue, reagiscono con le proteine dando luogo alla formazione di glicoproteine mal funzionanti e deformate. “La carnosina è un peptide naturale che ha dimostrato di proteggere le cellule dagli effetti dannosi degli zuccheri e di prevenire la denaturazione delle proteine del derma”, prosegue Bucci. “È un prezioso attivo antiglicante che agisce anche a favore di una maggiore longevità cellulare.

Sul fronte antinfiammatorio, le indicazioni suggeriscono l’impiego di vitamine A, C, E, B5 e di Omega-3 (Epa e Dha). “Gli Omega-3 - precisa Bucci - fanno parte della famiglia dei Pufa, che nell’organismo hanno due ruoli chiave: uno strutturale per la funzione delle membrane cellulari e uno legato alla loro capacità di ridurre il contenuto di acido arachidonico nelle membrane cellulari, responsabile proprio dell’infiammazione”.

Ultime raccomandazioni, per le sostanze funzionali ad azione “ristrutturante” a partire dalla glucosamina, per arrivare alle ceramidi, in virtù della spiccata azione idratante e a lisina e prolina, componenti del collagene, utili al miglioramento del tono cutaneo.

“Il suggerimento più opportuno per una maggiore efficacia nel mantenere la pelle bella e sana rimane sempre, oltre al consiglio dermatologico, l'utilizzo sinergico di alimenti e/o integratori e di prodotti cosmetici specifici per uso topico”, conclude Bucci. “L'assorbimento orale di nutrienti, associato all'uso di cosmetici appropriati, agendo direttamente sui meccanismi molecolari basilari, può rappresentare un valido aiuto per proteggere la pelle stessa dai principali aggressori quali raggi Uv, inquinamento atmosferico e radicali liberi, contribuendo a prevenire i segni prematuri dell'invecchiamento. La pelle, oltre a essere la nostra barriera difensiva contro virus e batteri, aiuta anche il corpo a mantenere l’equilibrio idrico, a regolare la temperatura e a interagire con l’ambiente circostante. Il benessere di questo organo è quindi fondamentale per il godere di un buono stato di salute complessivo”. (n.m.)

 

 

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