Sono stati coinvolti 400 pazienti sottoposti a intervento dopo fratture a livello di arti inferiori o bacino, randomizzati a ricevere, per due settimane dopo l’operazione, un’integrazione con Ceaa (arginina, leucina e glutamina) o placebo insieme alla dieta standard, con l’obiettivo di valutare, nel tempo, l’insorgenza di complicanze e la perdita di massa muscolare.
I risultati hanno evidenziato come nel gruppo Ceaa il rischio di complicanze si sia notevolmente ridotto (30,5% vs 43,8%), fatto salvo per quelle infettive. Per quanto riguarda la perdita di massa magra, il gruppo attivo non ha subito effetti mentre quello di controllo registrava, a sei settimane, una riduzione di circa 1kg, recuperata nell’arco di tre mesi. Dato curioso e inatteso, una riduzione di mortalità (0,5% vs 4,1% dei controlli) che gli stessi Autori definiscono inspiegabile e che attribuiscono a possibili fattori confondenti.
“Nonostante i progressi nelle tecniche chirurgiche, i pazienti sottoposti a interventi di osteosintesi a livello di arti inferiori e bacino rimangono fortemente soggetti a complicanze”, commentano gli Autori. “La malnutrizione è un fattore di rischio per mortalità, mancata riuscita dell’intervento, postumi a livello della ferita e maggiore durata della degenza. I nostri risultati suggeriscono che l'integrazione con Ceaa può rivelarsi una strategia semplice, priva di rischi ed economica per favorire una adeguata alimentazione dopo l'intervento. Il rischio relativo di complicanze si è rivelato inferiore di circa il 40% nei pazienti che ricevono Ceaa, senza alcuna riduzione della massa magra durante le prime settimane di recupero. Possiamo sicuramente considerare i nostri dati come la base per studi multicentrici, randomizzati e controllati, volti a valutare l'impatto della supplementazione nutrizionale con Ceaa nel ridurre complicanze e perdita di massa muscolare in popolazioni ad alto rischio".
Nicola Miglino