Il primo, pubblicato su Obesity, ha seguito per nove mesi 140 australiani di età compresa tra 25 e 65 anni con sovrappeso o obesità. Per i primi tre mesi dello studio, i partecipanti hanno ridotto le calorie giornaliere del 30%, un gruppo attraverso una dieta priva di frutta a guscio, l’altro con un regime alimentare arricchito di mandorle intere non salate (30-50 g), nel quale queste ultime fornivano il 15% del fabbisogno calorico giornaliero. Con entrambe le diete, dopo tre mesi i partecipanti hanno perso in media 7 kg, hanno migliorato la loro massa corporea magra la pressione sanguigna, il colesterolo totale, il c-Ldl e c-Hdl e i trigliceridi. Inoltre, hanno continuato a perdere peso, circa 1 kg, nei sei mesi successivi. Il gruppo mandorle ha registrato maggiori miglioramenti nelle sottofrazioni lipoproteiche.
Il secondo studio, pubblicato sull'American journal of clinical nutrition, è durato 12 mesi e ha evidenziato che le mandorle, se consumate per un lungo periodo come snack, possono migliorare la qualità complessiva della dieta senza causare un aumento di peso in adulti sani neozelandesi non obesi che consumano abitualmente spuntini. Metà dei 136 partecipanti ha consumato 43 g di mandorle o una quantità pari al 10% del proprio fabbisogno calorico giornaliero (a seconda di quale delle due dosi fosse maggiore), mentre i restanti partecipanti del gruppo di controllo hanno consumato uno spuntino di pari apporto calorico e ad alto contenuto di carboidrati. I partecipanti al gruppo mandorle hanno consumato significativamente più proteine, grassi polinsaturi e monoinsaturi, fibre, vitamina E, calcio, rame, magnesio, fosforo e zinco e meno carboidrati e zuccheri rispetto al gruppo di controllo.
Durante lo studio non si sono verificate variazioni statisticamente significative del peso o dei lipidi in nessuno dei due gruppi, il che suggerisce che le mandorle non hanno causato un aumento di peso. Le donne nel gruppo delle mandorle non hanno avuto un cambiamento statisticamente significativo nel grasso viscerale, ma gli uomini hanno avuto un aumento statisticamente significativo del grasso viscerale rispetto al gruppo di controllo. Questo risultato non è stato osservato in studi precedenti, ma è importante notare che questo intervento è stato condotto durante il lockdown per Covid-19, che potrebbe aver influenzato le abitudini alimentari e i livelli di esercizio. I partecipanti erano persone di peso normale o in sovrappeso, quindi i risultati potrebbero non essere generalizzabili ad altre popolazioni, come quelle affette da obesità.
Entrambi gli studi sono stati finanziati da Almond Board of California.