Diversi studi confermano, infatti, che il microbiota materno influenza sia la salute riproduttiva della donna, sia lo sviluppo del sistema immunitario e metabolico del nascituro. Potenziali benefici dei probiotici sono stati valutati anche negli atleti, nei quali l’eubiosi è risultata associata alla performance ottimale.
Come sottolineato da Franca Marangoni, della Nutrition Foundation of Italy, evidenze ormai ampiamente riconosciute supportano, inoltre, l’esistenza di una relazione importante a tutte le età tra intestino e cervello e, quindi, tra l’eubiosi intestinale e gli aspetti della funzione cerebrale alla base della cognitività, del tono dell’umore e del comportamento.
Infine, vi è un interesse crescente da parte di ricercatori e clinici per la possibile relazione tra la disbiosi intestinale e la perdita di massa muscolare, che rappresentano problemi comuni spesso coesistenti negli anziani, che suggerirebbe l’esistenza anche di un asse “intestino-muscolo”. “Da alcuni studi è emerso come l’attività fisica, una dieta corretta e un’adeguata assunzione di specifici nutrienti, se necessario con integratori, siano attualmente considerati i pilastri fondamentali nel trattamento e nella prevenzione della sarcopenia per le persone anziane”, spiega Mariangela Rondanelli, Uoc di riabilitazione a indirizzo metabolico, dipartimento di Sanità pubblica, Università di Pavia.