Gli autori, hanno anche cercato di determinare in che modo i fattori di rischio come l'obesità e il fumo influenzino lo stato del ferro durante la gravidanza. I risultati dello studio, uno dei più ampi mai condotti per documentare i cambiamenti nello stato del ferro durante la gravidanza, sono stati pubblicati sull’ American journal of clinical nutrition.
Sono stati raccolti i dati di 641 donne primipare, prelevando campioni ematici alla 15a, 20a e 33a settimana di gravidanza. Le donne con anemia (emoglobina < 110 g/L) alla loro prima visita prenatale sono state escluse da questa analisi.
Quello che è emerso è che la carenza di ferro era molto comune durante la gravidanza, nonostante il profilo della coorte fosse generalmente sano. È interessante notare che nessuna delle partecipanti allo studio era anemica nel primo trimestre, ma più dell’80% delle donne presentava carenza di ferro entro il terzo trimestre, quando si utilizzava la soglia di ferritina <30 μg/L.
Secondo gli autori, questi risultati devono indurre riflessioni sull’opportunità di uno screening per la carenza di ferro con emoglobina e ferritina in popolazioni definite a basso rischio. Inoltre, sulla base dei loro risultati, suggeriscono una soglia per la ferritina pari o inferiore a 60 μg/L alla 15a settimana di gravidanza, sotto la quale si può prevedere una carenza di ferro alla 33a settimana di gravidanza, definita come <15 μg/L.
L'obesità e il fumo materni sono emersi come un fattore di rischio per uno stato di ferro più basso durante la gravidanza e l'infanzia. L'uso di integratori contenenti ferro è risultato protettivo.
"Finalmente, uno studio prospettico di qualità per supportare il monitoraggio del rischio anemico in gravidanza", suggeriscono Michael Auerbach e Helain Landy in un editoriale di commento.
“Alla luce di questi risultati, invitiamo l’American College of Obstetricians and Gynecologists e la United States Preventive Services Taskforce a cambiare approccio e sottoporre a screening tutte le donne incinte per la carenza di ferro, indipendentemente dalla presenza di anemia, raccomandando la supplementazione in caso di carenza”.
Nicola Miglino