Numerosi i benefici già dimostrati su profili lipidici, misure antropometriche e citochine infiammatorie come la proteina C-reattiva e l'interleuchina-6 (Il-6), ma la ricerca si sta attualmente concentrando sul ruolo di questi semi nel migliorare il controllo glicemico e l'insulino-resistenza.
Di recente, una revisione sistematica e metanalisi ha voluto determinare l'impatto dell'integrazione di semi di lino in pazienti con diabete mellito di tipo 2. Sono stati inclusi un totale di 13 studi e i risultati hanno mostrato che l'integrazione ha ridotto significativamente l'emoglobina A1c (HbA1c) nei diabetici rispetto al gruppo di controllo. Al contrario, non ha avuto effetti su peso corporeo, indice di massa corporea, pressione arteriosa, glicemia a digiuno, valutazione del modello omeostatico per la resistenza all'insulina, indice di controllo quantitativo della sensibilità all'insulina e parametri lipidici.
Nelle analisi dei sottogruppi, la glicemia a digiuno era significativamente ridotta con l'integrazione di semi di lino nei partecipanti con glicemia al basale ≥8,0 mmol/L o HbA1c al basale ≥7,0% e si è registrata una significativa diminuzione dell'HbA1c nei partecipanti con HbA1c al basale ≥7,0%.
Inoltre, le analisi dei sottogruppi hanno indicato che l'integrazione di semi di lino interi ha aumentato significativamente il colesterolo delle lipoproteine ad alta densità e ridotto il colesterolo totale o il colesterolo delle lipoproteine a bassa densità nei partecipanti con diabete.
Lo scorso anno, un’altra revisione sistematica e metanalisi mirava a valutare l'effetto dell'integrazione di semi di lino sulle variabili di controllo glicemico e sull'insulino-resistenza nel prediabete. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione della glicemia a digiuno, concentrazioni di insulina, HbA1c e Homa-Irdopo l'integrazione.
Una precedente metanalisi ha confrontato diverse forme di integrazione di semi di lino (olio di semi di lino, lignani o semi di lino macinati) nel controllo glicemico tra diverse patologie e individui sani. Nell'analisi dei sottogruppi, una riduzione significativa della glicemia, dell'insulina e dell'Homa-Ir e un aumento significativo del Quiki sono stati riscontrati solo negli studi che utilizzavano semi di lino interi ma non olio di semi di lino ed estratto di lignano.
Inoltre, è stata osservata una riduzione significativa dei livelli di insulina e degli indici di sensibilità all'insulina solo nel sottogruppo di studi di durata ≥12 settimane. I semi di lino interi, ma non l'olio di semi di lino e l'estratto di lignano, hanno effetti significativi sul miglioramento del controllo glicemico.
Quest’anno, uno studio che mirava a indagare l'efficacia dei semi di lino o della sua integrazione di olio sui pazienti con sindrome dell'ovaio policistico, un disturbo endocrino caratterizzato da insulino-resistenza, ha dimostrato che l'integrazione di semi di lino ha il potenziale per migliorare i parametri metabolici, ormonali e antropometrici.
I semi di lino sembrano quindi migliorare le variabili del controllo glicemico e l'insulino-resistenza nel prediabete e nel diabete di tipo 2, ma mancano prove più decisive sulle dosi, sul metodo di integrazione e sul possibile effetto della sinergia con il trattamento dietetico.
Silvia Ambrogio
Bibliografia
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- Flaxseed supplementation on glucose control and insulin sensitivity: a systematic review and meta-analysis of 25 randomized, placebo-controlled trials. Nutrition Review, 76 (2018), pp. 125-139
- The effects of flaxseed or its oil supplementations on polycystic ovary syndrome: A systematic review of clinical trials (2023) Phytotherapy Research