Anche i ristoranti stanno sempre più rispondendo a questa enorme domanda dato che il veganismo è sempre più diffuso: nell’applicazione di food delivery, infatti, sono aumentati del 28% i ristoranti con opzioni vegane.
Il podio delle “città più veg” in Italia lo conquistano Roma, Milano e Bologna, seguite da Napoli e Reggio Emilia. Nella classifica dei piatti più ordinati, invece, e più amati, in prima posizione si conferma il burger vegetale, seguito da ramen miso e ravioli vegetariani, ma molte altre preferenze sono cambiate. In particolare, negli ultimi due anni sono cresciuti gli ordini di dolciumi di varia tipologia: cornetti integrali, all’aloe vera e alla marmellata, brownie alla banana e cioccolato, torte crudiste, tiramisù e plumcake all’arancia.
Secondo i dati del Rapporto Italia 2021 di Eurispes, presentato il maggio scorso, l’8,2% della popolazione italiana, quasi una persona su dieci, è vegana o vegetariana. I vegetariani costituiscono il 5,8% della popolazione, mentre i vegani sono il 2,4%. Tra i vegetariani le donne sono più numerose degli uomini (6,9% contro il 4,7%), mentre tra i vegani gli uomini sono il 2,7% contro il 2% delle donne.
Così Evelina Flachi, nutrizionista esperta in nutrizione funzionale ed educazione alimentare: “È molto importante nella scelta vegana mantenere un buon equilibrio nutrizionale soprattutto rispetto all’apporto proteico che possiamo ritrovare nella scelta dei giusti abbinamenti. I legumi, sia freschi che secchi, sono per questo molto utilizzati ma è importante sottolineare che forniscono in generale aminoacidi di medio valore biologico perché carenti di aminoacidi solforati come metionina e cisteina. Per questo possiamo scegliere ricette che li completano con altre proteine vegetali come i cereali, ricchi di questi due aminoacidi, ma poveri di lisina e triptofano presenti nei legumi dando al pasto un buon valore proteico assimilabile a quello della carne ma ovviamente con un valore calorico diverso. Consiglio, inoltre, di consumare a ogni pasto, oltre a quelli cotti, anche ortaggi crudi, perché maggiormente ricchi di antiossidanti e vitamine assimilabili, oltre a semi oleosi e frutta secca nella dose di almeno 30 gr al giorno, utile a mantenere un buon apporto energetico individuale nella giornata. Per variare consiglio di consumare gli ortaggi anche sotto forma di estratti preparati con almeno 2/3 verdure di stagione e un frutto arricchiti a piacere con spezie come zenzero e curcuma o altro. Una sana alimentazione è fondamentale per una buona qualità di vita, ma è anche importante nutrirsi in modo consapevole, soprattutto se decidiamo di fare scelte alimentari per motivi etici o per curiosità o per variare la dieta abituale. Una recente pubblicazione del ministero della Salute riporta che la dieta vegana, come, a maggior ragione quella vegetariana, se correttamente pianificata e personalizzata anche con l’aiuto del nutrizionista, può favorire un buono stato di salute nell’adulto. Un’avvertenza, quest’ultima, che risulta fondamentale per evitare eventuali carenze, per quanto riguarda, per esempio l’assunzione di vitamina B12 e D o squilibri nutrizionali nel tempo. In ogni caso, se da adulti vogliamo fare una scelta vegana definitiva è bene chiedere il parere al proprio medico curante che potrà consigliare degli adeguati esami del sangue da controllare nel tempo”. (n.m.)