Oms, dolcificanti inutili per perdere peso e contro malattie non trasmissibili

05 Giugno 2023

L'Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato una nuova linea guida sui dolcificanti diversi dallo zucchero (non-sugar sweeteners o Nss), che ne sconsiglia l'uso per controllare il peso corporeo o ridurre il rischio di malattie non trasmissibili.

La raccomandazione si basa sui risultati di una revisione sistematica delle prove disponibili che suggerisce che l'uso di Nss non conferisce alcun beneficio a lungo termine nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini. I risultati suggeriscono anche che potrebbero esserci potenziali effetti indesiderati dall'uso a lungo termine di Nss, come aumento del rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti.

"Sostituire gli zuccheri liberi con Nss non aiuta a controllare il peso a lungo termine”, afferma Francesco Branca, direttore dell'Oms per la nutrizione e la sicurezza alimentare. “Le persone devono prendere in considerazione altri modi per ridurre l'assunzione di zuccheri liberi, come il consumo di alimenti con zuccheri naturali quali frutta o cibi e bevande non zuccherati. Gli Nss non sono fattori dietetici essenziali e non hanno valore nutrizionale. Le persone dovrebbero ridurre drasticamente la quantità di zuccheri nella dieta, iniziando presto nella vita, per migliorare la loro salute".

La raccomandazione, precisa l’Oms, si applica a tutti, a eccezione delle persone con diabete preesistente e include tutti i dolcificanti non nutritivi sintetici, presenti in natura o modificati, che non sono classificati come zuccheri presenti negli alimenti e nelle bevande lavorati, o venduti da soli per essere aggiunti agli alimenti e bevande da parte dei consumatori.

Nss comuni includono: acesulfame K, aspartame, advantame, ciclamati, neotame, saccarina, sucralosio, stevia e derivati ​​della stevia.

La raccomandazione non si applica ai prodotti per la cura e l'igiene personale contenenti Nss, come dentifrici, creme per la pelle e farmaci, o agli zuccheri a basso contenuto calorico e agli alcoli di zucchero (polioli), che sono zuccheri o derivati ​​dello zucchero contenenti calorie e pertanto non sono considerati Nss.

Poiché il legame osservato nelle evidenze scientifiche tra Nss ed esiti di malattia potrebbe risentire delle caratteristiche di base dei partecipanti allo studio e dai complicati modelli di utilizzo dei Nss, la raccomandazione è da ritenere “condizionata”, vale a dire che le decisioni politiche conseguenti possono richiedere una discussione in specifici contesti nazionali, legata, per esempio, all'entità del consumo nei diversi gruppi di età. (n.m.)

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