Le differenze nel microbiota intestinale possono influenzare la risposta all’immunoterapia con farmaci anti-Pd-1 (proteina 1 di morte cellulare programmata). Questo il tema al centro di un recente incontro di presentazione del progetto ‘Immunoterapia e Nutrizione’, realizzato in collaborazione con Sanofi Genzyme e che vede come responsabili scientifici Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia medica melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative presso l’Istituto Pascale di Napoli, Gabriella Fabbrocini, direttore Uoc di Dermatologia clinica presso l’Aou Federico II di Napoli e Ignazio Stanganelli, presidente dell'Intergruppo melanoma italiano nonché direttore della Skin cancer unit presso l'Istituto tumori della Romagna.

E se gli effetti della curcumina dipendessero dalla sua interazione con il microbiota intestinale? Una domanda che frulla nella testa dei ricercatori da diverso tempo e che origina dall’apparente paradosso di una potente attività biologica e di una bassa biodisponibilità del derivato della Curcuma longa. Arrivando la sostanza praticamente integra nell’intestino, ecco che allora è nata l’ipotesi che la sua azione si possa compiere a questo livello, mediata dalla popolazione batterica intestinale.

Edizione digitale per Spazio Nutrizione 2020, dal 25 al 26 settembre prossimi. Quattro sale live in contemporanea; oltre 50 relazioni registrate che saranno disponibili dal 25 settembre al 04 ottobre all’interno della video room; salone espositivo virtuale per entrare in contatto con le aziende che supportano la manifestazione con possibilità di videochiamate, scaricare le schede prodotto e scoprire le ultime novità nel campo dell’integrazione, nutrizione e diagnostica. La piattaforma digitale che sarà disponibile dalle ore 08:30 di venerdì 25 settembre sino alle ore 19:00 di sabato 26 Settembre.

La nutraceutica va rivelandosi un approccio promettente al trattamento dell’Adhd (Disturbo da deficit di attenzione/iperattività), soprattutto nell’ottica di una integrazione con le strategie terapeutiche oggi disponibili. Queste le conclusioni di una revisione della letteratura condotta da un gruppo di ricerca italiano e pubblicato recentemente su Nutrients. Ne abbiamo parlato con due delle Autrici, Eleonora Rosi e Silvia Grazioli, del Laboratorio di Psicopatologia dello sviluppo, Irccs E. Medea, Bosisio Parini (Lc).

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