Diversi gli obiettivi: sostenere la produzione di proteine alternative a quelle della carne, aumentare l’autosufficienza dell’Unione europea, far fronte alle sfide climatiche e ambientali incombenti.
“La pandemia in corso”, si legge nel documento, ha rafforzato la capacità di resilienza dell'agricoltura europea, che è stata in grado di fornire cibo sufficiente, sicuro, conveniente e di alta qualità”.
Un potenziale, però, non adeguatamente sfruttato, secondo i Ministri, considerata la dipendenza dalle importazioni di prodotti proteici a base vegetale da paesi terzi.
Nella dichiarazione congiunta, Francia e Austria invitano la Commissione a sviluppare una strategia europea basata sul “Rapporto per lo sviluppo delle proteine vegetali in Ue” redatto dalla stessa nel 2018 che prevedeva il rafforzamento delle produzioni nazionali anche per ridurre i trasporti necessari alla movimentazione delle merci.
La dichiarazione chiede anche una maggiore enfasi sulla selezione delle piante per "contribuire a rendere le colture proteiche adatte al futuro", nonché la promozione di programmi di ricerca e sviluppo transnazionali.
Secondo i due firmatari “tali impegni contribuiranno in modo significativo alla costruzione di una sovranità alimentare europea, senza trascurare i benefici ambientali conseguenti”.
Su questo fronte, così conclude Denormandie: “È assurdo fare affidamento sulle importazioni di prodotti responsabili della deforestazione. Un impegno che caratterizzerà il semestre di presidenza Ue francese cominciato il 1° gennaio scorso”.
Nicola Miglino