Se, da un lato, infatti la nutraceutica è ormai una disciplina conosciuta e in grande sviluppo a livello mondiale, la bionutraceutica rappresenta un settore ancora nuovo e da esplorare.
“La bionutraceutica racchiude al suo interno lo studio di nutraceutici e delle relative forme di dosaggio con l’obiettivo di identificare nuove forme di rilascio modificato, migliorare biodisponibilità e bioaccessibilità, nonché validarne la formulazione e l’efficacia clinica”, sottolinea Andrea Fratter, presidente Sifnut.
“La nutraceutica deve avvalersi di una tecnica formulativa avanzata che consenta di promuovere la migliore biodisponibilità dei principi attivi di origine vegetale e non, vero punto debole di molte sostanze anche se di elevato potere biologico. La tecnica formulativa e le tecnologie di delivery assumono quindi un’importanza strategica e non più eludibile nel contesto di una buona formulazione nutraceutica: l’efficacia clinica di un qualsiasi attivo non dipende solo dalla scelta corretta del nutraceutico o dal dosaggio utilizzato, ma anche da una sua corretta formulazione e associazione con altri attivi”.
La Sifnut promette di stimolare l’attività scientifica e il confronto su questo tema attraverso pubblicazioni, programmi annuali di attività formativa Ecm, eventi mirati, congressi a livello regionale, nazionale e internazionale.
Per informazioni e iscrizioni: www.sifnut.it; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.