A ogni neonato sano, anche quello nato da taglio cesareo, dovrebbero essere garantiti, subito dopo la nascita, il contatto “pelle a pelle” con la propria mamma e l’attacco immediato al seno: queste pratiche, oltre ad apportare indubbi benefici sull’interazione madre-neonato, rappresentano anche un investimento sulla costruzione di un adeguato microbiota. Questo il messaggio che la Società italiana di neonatologia (Sin) ha voluto lanciare lo scorso 27 giugno, in occasione della Giornata mondiale del microbiota.

Nell’ultimo anno, a causa della pandemia, c’è stato un calo di circa il 12% del latte umano donato, alimento fondamentale per i neonati prematuri e per quelli ricoverati nelle terapie intensive neonatali, nonché per i bambini le cui mamme non possono allattare al seno. Il dato emerge dalla terza indagine dell’Associazione italiana banche del latte umano donato (Aiblud) presentata lo scorso 19 maggio in occasione della giornata mondiale della donazione del latte umano.

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