Ukko, sfida biotech alle allergie alimentari. “La rivoluzione è appena cominciata”

03 Febbraio 2021

Ukko, società biotech con la missione di eliminare le allergie e le sensibilità alimentari, ha annunciato nei giorni scorsi 40 milioni di dollari di nuovi finanziamenti. Ukko sfrutta l'intelligenza artificiale e l'ingegneria delle proteine per sviluppare alimenti più sani e terapie per le allergie alimentari. Il nuovo finanziamento consentirà a Ukko di entrare in studi clinici con la sua terapia sperimentale per le allergie alle arachidi.

Accelererà anche lo sviluppo di “Ukko gluten”, progettato per le persone con celiachia e altre sensibilità al glutine. Il round di finanziamento è stato guidato da Leaps by Bayer, la funzione che si occupa degli investimenti a impatto sociale di Bayer, e vi hanno aderito Continental grain company, Skyviews life science, PeakBridge ventures, Fall line capital, nonché gli investitori Khosla ventures, Innovation endeavors e Time ventures, il fondo di investimento di Marc Benioff, fondatore di salesforce.com

Ukko utilizza una piattaforma proprietaria che ingegnerizza le proteine ​​alimentari per eliminare la loro allergenicità, mantenendone le caratteristiche biochimiche e nutrizionali.

 "Siamo a un bivio nella storia della scienza", dice Yanay Ofran, presidente e co-fondatore di Ukko. “I big data ci consentono di comprendere le basi delle sensibilità alimentari, gli strumenti computazionali di progettare con precisione le proteine ​​che compongono il nostro corpo e il nostro cibo e le nuove tecnologie di modifica del genoma di riscrivere il Dna per produrre queste nuove proteine ​​nelle cellule. Ukko si trova al centro di questo sistema rivoluzionario, che ci consentirà di ridefinire il cibo sano a livello molecolare, sulla base di dati reali ".

Anat Binur, Ceo e co-fondatore di Ukko: “Il settore farmaceutico e alimentare dovranno rivedere le modalità con cui pensano ai loro prodotti. Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo soffrono di allergie alimentari. Una vera epidemia, secondo gli esperti, e la battaglia per sconfiggerla è solo all’inizio. La nostra tecnologia ha il potenziale per ottimizzare i dati scientifici e clinici e ridisegnare alimenti e farmaci”.

 

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