Sono i dati presentati da Francesco Cavone, director Consumer health offering & operations Iqvia Italy, alla Nutraceuticals conference promossa la scorsa settimana a Bologna dalla Società italiana di nutraceutica in occasione di Cosmofarma.
“Il mercato complessivo dei prodotti salute vale in Italia circa 30 miliardi”, spiega Cavone. “Un mercato in crescita del 7% rispetto allo scorso anno. Se prendiamo ciò che non è farmaco etico, gli acquisti avvengono per il 65% in farmacia e qui registriamo un +10% del comparto integratori, segnale di un interesse crescente da parte del consumatore. Due le categorie a maggior crescita: tosse/raffreddore e apparato digerente/sistema gastrointestinale”.
A leggere i dati, si nota che il 10% aggiuntivo è sostenuto per il 32% dai primi 10 produttori, ma un altro 30% è appannaggio di una pletora di aziende medio piccole che segnalano un mercato molto articolato. L’area integrazione e sport è quella sicuramente più promozionata, mentre la più venduta rimane quella dei probiotici.
On line, i numeri sono ancora più rosei con una crescita del comparto integratori che segnala un +19%.
“Qui le categorie più interessanti per il consumatore si rivelano vitamine e sali minerali, apparato digerente e urologia”, prosegue Cavone. “Da notare che sul canale on line si assiste a un taglio medio del prezzo pari al 26%, con casi particolari all’interno delle sottocategorie. Per esempio, la media per i regolatori del colesterolo è di 25 euro in farmacia e 11 on line e per gli immunostimolanti di 18 rispetto 10”.
Vi sono categorie specifiche in cui spicca il ruolo del consiglio di farmacista o medico nell’acquisto. È il caso degli integratori per colesterolo e prostata, stimolati da consiglio, rispettivamente, nel 54 e nel 59% dei casi.
Una curiosità finale: per i multivitaminici gli uomini sembrano più affezionati all’acquisto on line su Amazon mentre le donne sulle farmacie on line.
“L’on line non sta cannibalizzando il luogo fisico di acquisto ma sta diventando un canale complementare, utile anche sul fronte informativo e nel processo di dialogo e confronto tra consumatore e operatore sanitario”, il commento finale di Cavone.
Nicola Miglino