Non subito, però. “Per un problema di finanza pubblica”, specifica il quotidiano di Confindustria. “Alle due tasse è collegato un gettito da 650 milioni di euro all’anno: una cifra non ciclopica, ma comunque importante per i saldi tendenziali dei prossimi anni. Per attenuare il problema, quindi, i tecnici del Mef hanno ipotizzato un percorso in due mosse: un nuovo rinvio di un anno con la legge di bilancio, per allungare fino al 31 dicembre 2023 la sospensione e, poi, un ricalcolo del gettito potenziale in primavera nel Def per preparare il terreno alla loro abolizione definitiva”. La plastic tax, così come era stata pensata, doveva essere una tassa del valore fisso di 45 centesimi per chilo di prodotti di plastica monouso venduti. La sugar tax, invece, prevedeva un’imposta sul consumo di bevande zuccherate ed edulcorate artificialmente pari a 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti oppure di 25 centesimi per kg nel caso di prodotti da consumare previa diluizione.