Lo studio ha preso in esame un'ampia coorte prospettica di 253.138 afferenti alla Uk Biobank, seguiti per circa 13 anni. Durante questo periodo, si sono avutei 30 mila diagnosi di cancro. I ricercatori hanno messo in correlazione i valori plasmatici di Pufa Omega-3 e Omega-6, espressi come percentuali di acidi grassi totali (omega-3% e omega-6%), con l'incidenza di tumori complessiva e con quella di 19 tumori specifici. Sia l'Omega-6% che l'Omega-3% si sono rivelati inversamente associati all'incidenza complessiva di cancro. Dei 19 tumori sito-specifici monitorati, 14 erano associati all'Omega-6% e cinque all'Omega-3%, tutti con correlazioni inverse. Unica eccezione, il cancro alla prostata, positivamente associato all'Omega-3%. I partecipanti con livelli più elevati di Omega-3 presentavano tassi di incidenza inferiori per cancro al colon, allo stomaco, ai polmoni e per altre neoplasie del tratto digerente. Tra le protezioni correlate agli Omega-6, quelle a tumori cerebrali, melanoma e cancro della vescica. I ricercatori hanno riscontrato anche un effetto maggiore degli Omega-6 nei partecipanti più giovani, in particolare nelle donne. Da notare che i benefici non sono risultati dipendenti da altri fattori di rischio, quali indice di massa corporea, consumo di alcol o attività fisica. (n.m.)
Omega-3 e 6: studio evidenzia protezione da cancro
Una nuova ricerca dell'Università della Georgia pubblicata sull'International journal of cancer, suggerisce una correlazione inversa tra livelli plasmatici di acidi grassi Omega-3 e Omega-6 e incidenza di cancro complessiva, nonché di alcuni tumori specifici.