Sulla base delle prove disponibili, sappiamo oggi che l'integrazione con vitamina D o E è stata associata al rispettivo miglioramento dei marcatori infiammatori o della produzione di anticorpi, ma non ai punteggi di attività della malattia nella maggior parte degli studi. Nonostante le loro attese azioni sinergiche, l'aggiunta di curcumina alla vitamina D non ha avuto effetti aggiuntivi sull'attività della malattia o sui marcatori infiammatori. Le raccomandazioni internazionali generali suggeriscono che l'assunzione complementare di vitamina D 20-25 μg/die o 1.250 μg/mese, è sicura per la maggior parte delle persone.
La maggior parte degli studi selezionati ha mostrato che le dosi intensive sono ben tollerate, indicando che integratori di vitamina D fino a 1.250 μg/settimana e 7,5 mg in bolo per una sola assunzione sono sicuri. Inoltre, sembra che all'interno dell'intervallo di sicurezza, un'assunzione più intensiva di integratori sia più efficace nel ripristinare i livelli di vitamina D, consentendo a un maggior numero di pazienti carenti di raggiungere il reintegro della vitamina D sierica.
Gli studi sull'integrazione di acidi grassi omega-3 hanno presentato riduzioni significative di Ves, proteina C reattiva, attività della malattia, marcatori infiammatori e stress ossidativo, oltre a un miglioramento dei livelli lipidici e della funzione endoteliale. Solo uno studio interventistico ha valutato l'impatto degli Omega-3 sulla fatica e sul benessere emotivo e, anche se c'era una tendenza al miglioramento dei sintomi, questo non ha raggiunto la significatività statistica. Rifacendosi però a una precedente metanalisi che esplorava l'impatto dell'assunzione di Omega-3 sui disturbi depressivi, nella quale si evidenziano anche miglioramenti nei pazienti con depressione o sintomatologia depressiva, gli autori concludono che gli integratori di Omega-3 possono essere fondamentali per migliorare la qualità della vita dei pazienti con Les.
Alcuni studi valutano l’applicazione di restrizioni dietetiche nei pazienti con Les, suggerendo già alcuni effetti benefici con la riduzione di proteine e calorie. La frequenza dell'obesità purtroppo è elevata nel Les, così come la malattia cardiovascolare è la principale complicanza e causa di morte in questi pazienti: sia una dieta a basso indice glicemico che una dieta ipocalorica possono ridurre il peso e migliorare l'affaticamento nei pazienti, il che è benefico per la loro salute e qualità della vita.
Uno studio recente ha riportato l'effetto di una dieta iposodica a breve termine nelle malattie autoimmuni e gli autori hanno osservato una diminuzione della percentuale di cellule Th17 e dei livelli di Il-9, e un aumento della percentuale di Treg, in un gruppo di pazienti affetti da Les, indicando un miglioramento della risposta antinfiammatoria. Questa evidenza suggerisce una nuova direzione per le restrizioni dietetiche nell'immunità adattativa e studi futuri su scale più ampie possono esplorarla ulteriormente nel Les.
Ben studiati anche i nutrienti che modulano il rischio di malattie cardiovascolari nei pazienti con LES. La vitamina A, diminuendo l'espressione del gene IL17A, potrebbe ridurre il processo infiammatorio e rallentare la progressione dell'aterosclerosi, mentre il selenio riduce la concentrazione di ADMA, considerato un fattore di rischio cardiovascolare indipendente per la sua capacità di inibire la produzione di NO. Uno studio clinico condotto su pazienti aterosclerotici che non assumevano alcun farmaco o che soffrivano di malattie immunitarie è stato assegnato in modo casuale a ricevere vitamina A o placebo: i risultati hanno mostrato che l'integrazione di vitamina A ha diminuito l'espressione del gene IL-17.
Silvia Ambrogio
Bibliografia
- Nutritional Approaches to Modulate Cardiovascular Disease Risk in Systemic Lupus Erythematosus: A Literature Review. Nutrients. 2023 Feb 19;15(4):1036.
- Diet and Systemic Lupus Erythematosus (SLE): From Supplementation to Intervention. Int J Environ Res Public Health. 2022 Sep 20;19(19):11895.
- The effect of Omega-3 fatty acid supplementation in systemic lupus erythematosus patients: A systematic review. Lupus. 2022 Mar;31(3):287-296.
- Dietary intervention and health in patients with systemic lupus erythematosus: A systematic review of the evidence. Crit Rev Food Sci Nutr. 2019;59(16):2666-2673.