Si tratta di una cosiddetta umbrella review, ovvero una revisione sistematica di ben 73 metanalisi che, nel complesso, hanno valutato ben 8.500 lavori: insomma, un insieme di dati senza precedenti, messi in ordine per qualità e quantità delle evidenze sui danni alla salute provocati da un eccesso di zuccheri.
I risultati, pubblicati sul British medical journal, suggeriscono che l'aumento del consumo di bevande zuccherate si associa ad aumento del peso corporeo e rischio più elevato di gotta, malattia coronarica e mortalità per tutte le cause. Un elevato consumo di zuccheri si correla, poi, a un significativo aumento del rischio di cancro in generale e, in particolare, di carcinoma epatocellulare, tumore della mammella, della prostata e del pancreas. Gli effetti dannosi comprendono anche asma infantile, disturbi neuropsichiatrici (disturbo da deficit di attenzione e iperattività, depressione), problemi di densità ossea, carie ed erosione dentale. I ricercatori sottolineano come le evidenze a oggi disponibili derivino prevalentemente da studi osservazionali o, comunque, di bassa qualità e lo stesso nesso con il cancro richiede sicuramente ricerche supplementari.
“Tuttavia – affermano – questi risultati, combinati con le linee guida dell'Oms, del World cancer research fund e dell'American institute for cancer research, suggeriscono di ridurre il consumo di zuccheri liberi o zuccheri aggiunti a meno di 25 g/die, ovvero circa sei cucchiaini e di limitare il consumo di bevande zuccherate a meno di una porzione a settimana”.