Mentre la fisiopatologia dell'emicrania non è completamente compresa, l'evidenza suggerisce che i fattori dietetici svolgono un ruolo in diversi possibili meccanismi. La dieta può avere un effetto sulla modulazione di neuropeptidi, neurorecettori e canali ionici, sistema nervoso simpatico e metabolismo cerebrale del glucosio, causando infiammazione, rilascio di ossido nitrico e vasodilatazione.

Il cannabidiolo (Cbd) è stato isolato per la prima volta dalla Cannabis nel 1940 e, sebbene inizialmente considerato un cannabinoide non attivo, da quel momento ha vissuto una lunga storia di utilizzo non ufficiale nell'epilessia e in molte altre malattie neurologiche.

L’emicrania è un disturbo neurovascolare che colpisce, nel mondo, il 6% della popolazione maschile e il 18 di quella femminile. Diverse le ipotesi eziopatogenetiche chiamate in causa dagli esperti, dalla mutazione del gene Mthfr, a livelli anomali di vitamina D, dalla produzione di agenti infiammatori attorno ai nervi e al liquido cerebrospinale. E, ancora, bassi livelli di serotonina, aumento del peptide correlato al gene della calcitonina (Cgrp), alterazioni dei livelli di metalloproteinasi 9 (Mmp-9), omocisteina e ossido nitrico (NO), disfunzione mitocondriale e riduzione del livello di enzimi metabolici. Inoltre, un'alta percentuale di pazienti ha carenze di CoQ10, riboflavina, magnesio e acido folico. Questi i motivi che spingono la ricerca clinica a valutare l’efficacia, in prevenzione, supporto o terapia, di un nutraceutico. Nuovi approcci oggi includono l'uso di composti nutritivi come magnesio, CoQ10, Ala, L-carnitina e vitamine (B2, B3, B12 e D), che hanno tutti effetti collaterali minimi.

Un estratto di origine naturale si candida a potenziale presidio per il controllo dell’aura in pazienti emicranici. Si tratta di un composto a base di tanacetum partenium (vedi foto), 5-idrossitriptofano derivato da Griffonia simpliciofila e magnesio di cui già avevamo parlato qualche tempo fa e protagonista di uno studio clinico italiano pubblicato in questi giorni su Pain research and management, rivista open access del gruppo Hindawi.

Pagina 3 di 4
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…