Si terrà a Parigi dal 19 al 21 ottobre prossimi, presso l'Università della Sorbona e, contemporaneamente online, Targeting Microbiota, il 9° Congresso mondiale dell’International society of microbiota.
Una dieta tipicamente occidentale o “all’americana”, abbondante in carni rosse ultralavorate e zuccheri raffinati, potrebbe essere alla base del rischio di sviluppare cancro del colon retto attraverso un’alterazione del microbiota intestinale. L’ipotesi nasce dai risultati di un lavoro pubblicato di recente su Gastroenterology.
Esposoma, ovvero lo studio di tutte le influenze ambientali che, nel corso della vita di una persona, possono modificarne lo stato di salute. E qual è, tra i numerosi fattori ambientali che compongono l’esposoma umano, quello centrale? L’alimentazione: i comportamenti alimentari concorrono, infatti, al mantenimento dello stato di benessere e all’ottimizzazione dei vari aspetti della fisiologia del corpo, soprattutto per un’efficace funzionalità del sistema immunitario. Questo il presupposto dal quale è partito un panel di scienziati afferenti al Gruppo 2003, guidati da Mauro Serafini, docente di Alimentazione e Nutrizione umana all’ Università di Teramo, nella stesura di Immunonutrizione, stili di vita e benessere, un dossier che discute i rapporti tra immunità, nutrizione e ambiente, offrendo suggerimenti pratici in chiave di prevenzione primaria.
A ogni neonato sano, anche quello nato da taglio cesareo, dovrebbero essere garantiti, subito dopo la nascita, il contatto “pelle a pelle” con la propria mamma e l’attacco immediato al seno: queste pratiche, oltre ad apportare indubbi benefici sull’interazione madre-neonato, rappresentano anche un investimento sulla costruzione di un adeguato microbiota. Questo il messaggio che la Società italiana di neonatologia (Sin) ha voluto lanciare lo scorso 27 giugno, in occasione della Giornata mondiale del microbiota.