Una recente metanalisi pubblicata su Nutrients e condotta da un gruppo di ricercatori italiani, ha valutato la correlazione tra apporto quotidiano di potassio e incidenza di diabete mellito di tipo 2. A parlarcene, Lanfranco D'Elia, ricercatore presso il dipartimento di Medicina clinica e Chirurgia, all’Università di Napoli Federico II, e coordinatore del lavoro.

Nelle donne, una dieta ricca di potassio aiuta a contrastare gli effetti di un eccesso di sale, con conseguente abbassamento della pressione arteriosa. Questi i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori olandesi e pubblicato di recente su European heart journal, rivista della Società europea di cardiologia.

Mentre è certo è il ruolo della dieta come importante fattore di rischio per l'incidenza e la severità del primo ictus, poche sono le evidenze in prevenzione secondaria. Gli studi Vitatops 10 e Visp 11, condotti all'inizio degli anni Duemila, non hanno riscontrato alcun beneficio significativo dell'integrazione con vitamine del gruppo B (acido folico, vitamine B6 e B12) nel ridurre l'incidenza di ictus ricorrenti.

L’Efsa (European food safety authority) ha portato a termine dieci anni di lavoro sui valori di riferimento per l’alimentazione (Larn) con la pubblicazione, nei giorni scorsi, delle indicazioni su sodio e cloruro.

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