Bassi livelli di vitamina D sono correlati da una parte ad aumento di Il-6 e, dall’altra, a una maggiore gravità di Covid-19. Questi i risultati di uno studio osservazionale condotto da un gruppo di lavoro dell’Università di Siena e dell’Irccs Istituto auxologico italiano, comparso nei giorni scorsi nell’area First Look on Ssrn delle riviste del gruppo The Lancet, spazio open access dove vengono raccolti lavori in attesa della peer review e prima dell’effettiva pubblicazione.

Nel pieno del dibattito sul ruolo che dieta e micronutrienti possono giocare nel contrastare le infezioni respiratorie di origine virale, a fare il punto ci ha pensato un gruppo di lavoro dell’Università di Parma attraverso un’analisi pubblicata su Nutrients.

Il tema dell’integrazione e della supplementazione in età pediatrica è stato al centro dei lavori del 14.mo congresso nazionale Fimp (Federazione italiana medici pediatrici) tenutosi nei giorni scorsi in edizione virtuale. Una sessione intera, con quattro interventi, che ha spaziato dall’impiego della vitamina B nel bambino che fa sport e nel bambino obeso, all'integrazione con vitamina D in gravidanza e durante l'adolescenza, alle nuove prospettive della supplementazione orale in età pediatrica.

Con lo scoppio della seconda ondata di Covid-19 nel nostro Paese, si è riacceso il dibattito intorno al ruolo degli integratori nutrizionali nella prevenzione e nel trattamento della malattia. Per ribadire alcuni concetti chiave sulla base delle evidenze scientifiche abbiamo chiesto un parere ad Arrigo Cicero, presidente della Società italiana di nutraceutica.

Pagina 20 di 29
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…